di Marco Cangelli
Jonas Vingegaard contro Tadej Pogacar: è questo il tema che caratterizzerà con ogni probabilità l’edizione 2023 del Tour de France.
Pronta a partire da Bilbao nella mattinata di sabato 1 luglio, la Grande Boucle segnerà uno spartiacque nella sfida che vede il 26enne danese, già a segno nell’edizione precedente, e il giovane sloveno, vincitore della corsa nel 2020 e nel 2021 e costretto a far i conti con una frattura al polso.
Vingegaard si è già dimostrato particolarmente pimpante sulle Alpi nel corso del Giro del Delfinato che ha visto il capitano della Jumbo-Visma dominare la corsa nonostante una condizione non ancora ottimale che non gli ha impedito di giungere in solitaria sia a Salins-les-Bains che sul Col de la Croix de Fer.
Quanto visto sulle strade transalpine è apparso come un antipasto di quello che potrebbe succedere sulle strade del Tour con il nativo di Hillerslev che avrà modo di sfruttare la ridotta presenza di cronometro e la forza della squadra guidata da Wout Van Aert, pronto ad andare a caccia di tappe dopo la conquista del titolo belga.
Vingegaard dovrà però porre grande attenzione a Pogacar che, dopo la caduta alla Liegi-Bastogne-Liegi, è riuscito a rientrare ai Campionati Nazionali Sloveni aggiudicandosi con un netto vantaggio sia la prova a cronometro che quella in linea.
Deciso a riprendersi il titolo sfuggito l’anno precedente sul Col di Granon, il fuoriclasse dell’UAE Team Emirates proverà a metter in mostra tutto il proprio talento che gli ha consentito in primavera di vincere il Giro delle Fiandre, l’Amstel Gold Race e la Freccia Vallone.
A giocarsi il terzo gradino del podio vi saranno l’ecuadoregno Richard Carapaz (EF Education First-EasyPost), l’australiano Jay Hindley (Bora-Hansgrohe) e il francese Romain Bardet (Team DSM) a cui si aggiungono gli spagnoli Mikel Landa (Bahrein-Victorius) ed Enric Mas (Movistar Team).
Per la maglia verde la lotta appare incentrata fra Wout Van Aert e l’olandese Mathieu Van Der Poel (Alpecin-Deceuninck) che dovranno tenere d’occhio velocisti come Fabio Jakobsen (Soudal-Quick Step), Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck), Dylan Groenewegen (Jayco-AlUla), Caleb Ewan (Lotto-Dstny), Biniam Girmay (Intermarché-Circus-Wanty) e Mads Pedersen (Lidl-Trek) che dovranno tener duro sulle montagne per raggiungere Parigi il prossimo 23 luglio.
Nella corsa per i successi parziali saranno della parte anche l’ex campione del mondo Julien Alaphilippe (Soudal-Quick Step) e l’inglese Tom Pidcock (Ineos-Grenadiers), mentre l’Italia riporrà le proprie speranze su Giulio Ciccone (Lidl-Trek), alla ricerca di un riscatto dopo aver saltato il Giro d’Italia a causa di una positività al Coronavirus.
L’abruzzese tenterà di farsi vedere in montagna con la possibilità di giocarsi la prestigiosa maglia a pois in caso di fughe a lunga getta, mentre la compagine tricolore dovrà fare i conti con la presenza di soltanto di sette atleti, segnando un nuovo record negativo in qualità di numeri.