Nel bel mezzo della polvere di Troyes, a spuntarla non poteva essere che un corridore esperto, profondo conoscitore dei percorsi più accidentati come Anthony Turgis.
Il portacolori della TotalEnergies ha conquistato la nona tappa del Tour de France al termine di una tappa particolarmente insidiosa a causa dei tratti di strada bianca presenti lungo il percorso.
Prime fasi molto complicate con Gianni Vermeersch (Alpecin Deceuninck), Derek Gee (Israel Premier Tech), Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan), Neilson Powless e Ben Healy (EF Education – EasyPost), Anthony Turgis (TotalEnergies), Elmar Reinders (Jayco AlUla), Jasper Stuyven (Lidl-Trek), Maxim Van Gils (Lotto Dstny), Tom Pidcock (Ineos Grenadiers), Alex Zingle (Cofidis), Oier Lazkano, Alex Aranburu e Javier Romo (Movistar) che hanno attaccato sin dai primi chilometri incrementando il numero di corridori nel gruppetto superando i primi tratti in sterrato.
Sulla seconda côté il Team Visma | Lease a Bike ha però alzato il ritmo causando il caos all’interno del plotone degli inseguitori e distanziando soprattutto Primoz Roglic (Red Bull-Bora-Hansgrohe), rimasto nella parte arretrata del gruppo nel momento decisivo insieme a Wout Van Aert (Team Visma | Lease a Bike)e Juan Ayuso (UAE Team Emirates).
Dopo un inseguimento forsennato sull’asfalto, gli atleti sono riusciti a rientrare avvicinandosi così anche ai battistrada che non sono riusciti a prendere più di due minuti di vantaggio sui migliori.
Un vantaggio che rischia di annullarsi a 90 chilometri dall’arrivo quando la maglia gialla Tadej Pogacar attacca all’uscita di uno sterrato venendo ripreso prontamente da Remco Evenepoel (Soudal-Quick Step).
I due si controllano e permettono al gruppo di rientrare e lasciare andare la fuga dove davanti passo dopo passo il numero di contendenti si accorcia.
A provarci con più veemenza è Jasper Stuyven che si ritrova ad affrontare gli ultimi chilometri con un leggero vantaggio sugli ex compagni di fuga, mentre dietro si sgancia un altro plotoncino tirato dalla maglia verde Biniam Girmay (Intermarché-Wanty), deciso ad andare a chiudere sui battistrada.
Il belga però si spegne nell’ultimo chilometro venendo riassorbito in un gruppetto regolato in volata da Anthony Turgis che si prende la prima vittoria alla Grande Boucle davanti a Thomas Pidcock e Darek Gee.
In classifica generale non cambia nulla con Pogacar che conserva trentacinque secondi su Evenepoel e 1’15” su Jonas Vingegaard (Team Visma | Lease a Bike), costretto a lungo a usare una bici di un compagno a causa di una foratura nel tratto centrale della corsa.