Tour de France, Jasper Philipsen resiste alla rimonta di Wout Van Aert e vince la 13a tappa

Il belga dell'Alpecin-Deceuninck ha preceduto allo sprint il connazionale Wout Van Aert e il tedesco Pascal Ackermann.

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A Pau doveva essere volata e così è stato con Jasper Philipsen che si prende la rivincita su Biniam Girmay e conquistata la tredicesima tappa del Tour de France.

Il belga dell’Alpecin-Deceuninck è scattato da lontano resistendo alla rimonta di Wout Van Aert (Team Visma | Lease a Bike) e di Pascal Ackermann (Israel – Premier Tech) che si sono dovuti accontentare degli altri due posti sul podio.

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Tappa particolarmente movimentata a causa dei diversi tentativi di andare in fuga da parte di diversi uomini che alzano il ritmo e costringono il quinto in classifica Juan Ayuso (UAE Team Emirates) a ritirarsi a causa di problemi fisici così come lo sloveno Primoz Roglic (Red Bull-Bora-Hansgrohe), caduto il giorno precedente.

A prendere il largo sono stati quindi Jan Tratnik (Team Visma | Lease a Bike), Michał Kwiatkowski (INEOS Grenadiers), Toms Skujiņš e Julien Bernard (Lidl-Trek), Matej Mohoric (Bahrain – Victorious), Kevin Geniets e Romain Grégoire (Groupama – FDJ), Axel Laurance e Mathieu Van der Poel (Alpecin – Deceuninck), Rui Costa, Neilson Powless e Marijn Van den Berg (EF Education – EasyPost), Brent Van Moer e Arnaud De Lie (Lotto Dstny), Hugo Houle e Jakub Fulgsang (Israel – Premier Tech), Frank Van den Broek (Team dsm-firmenich PostNL), Cees Bol (Astana Qazaqstan Team), Jonas Abrahamsen e Magnus Cort (Uno-X-Mobility) e Mathieu Burgaudeau (TotalEnergies) che non hanno preso mai più di un minuto a causa della presenza dell’inglese dell’UAE Team Emirates.

Questa situazione ha portato Magnus Cort Nielsen, Julian Bernard, Cees Bol e Michał Kwiatkowski che hanno staccato gli altri compagni di fuga, ripresi dal plotone principale attorno a settanta chilometri dall’arrivo.

Dietro però si è aperto un ventaglio lanciato dal Team Visma | Lease a Bike e dall’UAE Team Emirates che ha messo in difficoltà numerosi corridori e soprattutto diversi velocisti a partire da Mark Cavendish (Astana Qazaqstan Team) che è rimasto dietro non riuscendo più a rientrare in vista della volata di Pau.

Il secondo troncone è quindi rientrato a circa quaranta chilometri dall’arrivo consentendo ai maggior favoriti della vigilia di tornare davanti e giocarsi così allo sprint il successo.

Nel momento del ricongiungimento sono scattato in contropiede Richard Carapaz (EF Education-EasyPost) e Tobias Johannessen (Uno X-Mobilty) che hanno preso circa una trentina di secondi sul gruppo maglia gialla mentre dietro si staccava un altro velocista come Dylan Groenewegen (Team Jayco-AlUla).

Senza mai un momento di calma, a circa venti chilometri ci hanno provato Jasper Stuyven (Lidl-Trek) e Brent Van Moer (Lotto Dstny), non prendendo mai un grande vantaggio venendo subito dopo raggiunti da Mathieu Burgaudeau e Christophe Laporte (Team Visma | Lease a Bike) con l’obiettivo di far faticare i velocisti.

Sul rettilineo finale un errore di Arnaud De Lie (Lotto-Dstny) ha causato una caduta a centro gruppo portando a coinvolgere una serie di corridori e lasciando che davanti Laporte potesse pilotare Van Aert.

Philipsen però è partito da lontano e non è più stato rimontato precedendo il connazionale e

In classifica generale nessuna novità con Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) che guida ancora con 1’06” di vantaggio sul belga Remco Evenepoel (Soudal-Quick Step) e 1’14” sul danese Jonas Vingegaard (Team Visma | Lease a Bike), mentre Giulio Ciccone (Lidl-Trek) risulta ancora essere il migliore degli italiani balzando all’ottavo posto grazie ai vari ritiri a 7’36” dalla vetta.