Valentin Paret-Peintre firma l’impresa più bella della sua carriera al Tour de France e lo fa nella sedicesima tappa con arrivo sul Mont Ventoux.
Il francese della Soudal Quick-Step ha anticipato in una volata ad alta quota l’irlandese Ben Healy (EF Education-EasyPost) e il colombiano Santiago Buitrago (Bahrein-Victorius).
Prima parte caratterizzata da una folta fuga composta da Pavel Sivakov e Marc Soler (UAE Team Emirates-XRG), Tiesj Benoot e Victor Campenaerts (Team Visma | Lease a Bike), Valentin Paret-Peintre, Pascal Eenkhoorn e Ilan Van Wilder (Soudal Quick-Step), Ben Healy (EF Education – EasyPost), Louis Barré (Intermarché – Wanty), Santiago Buitrago e Fred Wright (Bahrain-Victorious), Toms Skujiņš (Lidl-Trek), Thymen Arensman (Ineos Grenadiers), Xandro Meurisse (Alpecin-Deceuninck), Dylan Groenewegen (Team Jayco AlUla), Marco Haller, Matteo Trentin e Marc Hirschi (Tudor Pro Cycling Team), Ewen Costiou e Raul Garcia Pierna (Arkéa – B&B Hotels), Enric Mas e Gregor Mühlberger (Movistar Team), Alex Aranburu (Cofidis), Clement Champoussin e Simone Velasco (XDS Astana Team), Mathieu Burgaudeau (Team TotalEnergies), Pavel Bittner (Team Picnic PostNL), Krists Neilands e Michael Woods (Israel-Premier Tech), Arnaud De Lie, Brent Van Moer e Jarrad Drizners (Lotto), Jonas Abrahamsen e Andreas Leknessund (Uno-X Mobility)che hanno preso oltre sei minuti di vantaggio sul gruppo maglia gialla.
Andando verso il Mont Ventoux la maggior parte sono stati presi in contropiede da Mas, Arensman, Velasco, Abrahamsen, Trentin e Alaphilippe che sono rimasti al comando almeno sino a diciotto chilometri al traguardo quando il francese è scattato scremando il gruppetto e staccando fra gli altri il norvegese e il trentino.
Il ritmo imposto da Mas all’ingresso della montagna cara a Francesco Petrarca è costato caro anche a Velasco lasciando Alaphilippe, Arensman e lo spagnolo al comando delle operazioni. Un forcing insostenibile per tutti gli altri battistrada e che ha quindi consentito a Mas di affrontare gli ultimi dodici chilometri in solitaria.
Il lavoro dello scalatore iberico non basta per resistere all’inseguimento imposto da Healy e Paret-Peintre che rientrano a quattro chilometri dall’arrivo iniziando un lungo forcing di scatti e controscatti che porta al rientro anche di Buitrago e nel finale di Van Wilder.
A quel punto è Healy a partire lungo in volata venendo però bruciato proprio da Paret-Peintre.
Mentre davanti si decideva la vittoria parziale, dietro Jonas Vingegaard (Team Visma | Lease a Bike) dava vita a un entusiasmante duello con Tadej Pogacar negli ultimi setti chilometri con il danese che, sfruttando il lavoro dei compagni di squadra, ha provato più volte a staccare invano il leader della classifica generale.
Nel finale è stato lo stesso Pogacar a tentare l’allungo giungendo quinto a quarantatré secondi da Paret-Peintre, ma guadagnando due secondi su Vingegaard.
In classifica generale Pogacar guida ora con 4’15” su Vingegaard e 9’03” su Florian Lipowitz (Red Bull-Bora-Hansgrohe) in attesa di una due giorni intensa sulle Alpi.