Tour de France, Romain Bardet sorprende tutti a Rimini

Il francese del Team dsm-firmenich PostNL ha anticipato il compagno di squadra Frank Van den Broek e il belga Wout Van Aert.

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La partenza in Italia del Tour de France regala immediatamente sorprese.

Un po’ perché i grandi favoriti per il successo di tappa finiscono per staccarsi molto prima di quanto si possa pensare, un po’ perché a trionfare sul litorale di Rimini è il francese Romain Bardet che, all’ultima partecipazione alla Grande Boucle, ha sorpreso tutti conquistando la frazione partita da Firenze e la maglia gialla.

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Un colpo che ci si poteva aspettare dal corridore del Team dsm-firmenich PostNL, ma che considerati i numerosi chilometri che separavano il gran premio della montagna di San Marino e il traguardo romagnolo, appariva veramente complicato.

Prime fasi caratterizzate da una fuga portata avanti da Matej Mohorič (Bahrain Victorious), Valentin Madouas (Groupama-FDJ), Ion Izagirre (Cofidis), Clément Champoussin (Arkéa-B&B Hotels), Frank Van den Broek (Team dsm-firmenich PostNL), Sandy Dujardin Mattéo Vercher (TotalEnergies) a cui si sono inseriti successivamente Jonas Abrahamsen (Uno-X Mobility) e Ryan Gibbons (Lidl-Trek) portando così a nove gli atleti al comando sugli Appennini Tosco-Romagnoli.

In grado di guadagnare un vantaggio massimo di cinque minuti, i battistrada sono stati messi nel mirino dell’EF Education-EasyPost di Alberto Bettiol, decisa a tenere sotto controllo la corsa mettendo però in crisi diversi velocisti a partire da Fabio Jakobsen (Team dsm-firmenich PostNL) e Mark Cavendish (Astana Qazaqstan Team).

Quest’ultimo, pronto a puntare alla trentacinquesima vittoria al Tour de France per battere il record di vittorie condiviso con Eddy Merckx, è andato ben presto alla deriva rischiando di finire fuori tempo massimo.

Insieme a loro si sono pian piano staccati anche il norvegese Alexander Kristoff (Uno-X Mobility), il colombiano Fernando Gaviria (Movistar Team), l’olandese Dylan Groenewegen (Jayco-AlUla), l’inglese Stephen Williams (Israel-Premier Tech)e il belga Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck), vincitore della Milano-Sanremo nonché principale velocista del gruppo.

Sul Barbotto l’UAE Team Emiratesha preso le redini della corsa dimezzando il vantaggio sui fuggitivi, pian piano ridottisi di numero a causa del ritmo indiavolato, e staccando altri possibili protagonisti dell’arrivo finale come Biniam Girmay (Intermarché-Wanty), Magnus Cort Nielsen (Uno-X Mobility) e Michael Matthews (Jayco-AlUla).

Il vero colpo di scena è arrivato dal campione del mondo Mathieu Van der Poel (Alpecin-Deceuninck) che si è visto a sorpresa staccato con ancora 70 chilometri da percorrere.

Sulla salita di San Leo è scattato Romain Bardet (Team dsm-firmenich PostNL) che ha sfruttato l’avvicinarsi del gruppo ai fuggitivi rimanendo soltanto con il compagno di squadra Van den Broek inseguiti dall’irlandese Ben Healy (EF Education-EasyPost), rimasto a bagnomaria per un lungo tratto prima di farsi riprendere ai compagni alle spalle.

Il tandem della squadra olandese ha provato ad aumentare il vantaggio sulla salita di San Marino, ma poi hanno dovuto tenere duro davanti all’inseguimento della Lidl-Trek e dell’EF Education-EasyPost nel tratto di pianura verso Rimini non venendo più ripresi e compiendo una rimonta poderosa del gruppo, regolato dal belga Wout Van Aert (Team Visma | Lease a Bike), lontano soltanto cinque secondi dal vincitore.

Quarta piazza per Pogacar che si conferma intenzionato ad aggiudicarsi la vittoria finale, mentre in casa Italia va segnalato il decimo posto di Alberto Bettiol, partito probabilmente troppo tardi.