Per essere il più sportivo possibile, Tadej Pogacar ha deciso di onorare la corsa fino in fondo, dando sempre tutto sé stesso.
Di fatto il primo a conquistare la doppietta Giro d’Italia-Tour de France dopo Marco Pantani nel 1998, il fuoriclasse sloveno si è imposto anche nella ventesima tappa della Grande Boucle avendo la meglio nel finale sul rivale Jonas Vingegaard (Team Visma | Lease a Bike).
Nonostante i propositi di lasciar andare la fuga e non occuparsi della vittoria di tappa, il capitano dell’UAE Team Emirates non ha permesso ad alcuni dei membri della top ten come Derek Gee (Israel-Premier Tech), Santiago Buitrago (Bahrein-Victorius) e Giulio Ciccone (Lidl-Trek) di prendere il largo nei primi chilometri.
Sul Col de Braus hanno quindi preso il largo Richard Carapaz (EF Education – EasyPost), Marc Soler (UAE Emirates Team), Jan Tratnik e Wilco Keldermann (Team Visma | Lease a bike), Bruno Armirail (Decathlon AG2R La Mondiale Team), Enric Mas (Movistar Team) e Romain Bardet (Team dsm-firmenich PostNL) ottenendo un vantaggio superiore ai quattro minuti prima che gli uomini della Soudal-Quick Step iniziassero le fasi di recupero.
Sull’ascesa finale il gruppetto ha iniziato a sfaldarsi con Carapaz e Mas decisi a staccare gli altri, tuttavia dietro iniziava a muoversi Remco Evenepoel (Soudal-Quick Step) provando a staccare Vingegaard e balzare al secondo posto della graduatoria.
Nonostante ciò il belga ha dovuto però subire la risposta del danese che si è portato dietro Pogacar il quale non ha però lasciato spazio all’avversario sul traguardo con otto secondi di vantaggio.
Terzo Carapaz che si è arrivato al Col de la Couillole con ventitré secondi di distacco, mentre Evenepoel si è dovuto accontentare del quarto posto con cinquantatré secondi di ritardo.
Con una tappa dalla conclusione Pogacar guida ora la classifica con 5’14” su Vingegaard e 8’04” su Evenepoel, mentre Ciccone è il migliore degli italiani in decima piazza con 25’48” di ritardo dalla maglia gialla.