di Marco Cangelli
Trasferta vincente per Federica Venturelli che in Francia ha conquistato la classifica del Tour de Géveudan Occitanie Femmes.
Una cavalcata vincente che ha visto la portacolori della Valcar-Travel & Service condurre la maglia azzurra al successo in una competizione internazionale grazie alla vittoria della prima frazione e alla piazza d’onore colta nella seconda.
Protagonista di un inizio di stagione scoppiettante, la junior in forza al team di Bottanuco ha fatto la differenza sull’arrivo in salita a Montée Jalabert regolando allo sprint la francese Julie Bergo (Comite Auvergne-Rhone-Alpes) e distanziando di dieci secondi la belga Xaydee Van Sinaey (Team Rytger).
Un trionfo che ha ripagato in pieno la fiducia accordatale dal commissario tecnico Paolo Sangalli e che ha consentito alla 17enne cremasca di ripetersi il giorno successivo tagliando il traguardo di Mende alle spalle soltanto dell’inglese Cat Ferguson (Nazionale Britannica) e legittimando così la leadership nella graduatoria.
“Ieri la gara era meno dura, ma è stata comunque impegnativa. Anche se non c’erano pendenze esagerate, in 65 km c’erano 900 metri di dislivello. La Bego ha cercato in tutti i modi di attaccarmi, ma le mie compagne di squadra sono state eccezionali, perché nei tratti di falsopiano hanno risposto a tutti gli attacchi delle francesi – ha raccontato Venturelli -. Poi sulle salite ho risposto in prima persona agli scatti di Julie Bego, anche se poi in discesa lei e un’altra atleta tedesca sono riuscite ad andare in fuga“.
Un successo che è frutto del grande lavoro svolto dalle diverse componenti della Nazionale, fra le quali le compagne di squadra Marta Pavesi e Irma Siri che hanno spinto a fondo per tener chiusa la corsa consentendo poi a Venturelli di giocarsi tutto allo sprint.
“In quel momento mi sono detta che non valeva la pena rischiare così tanto in una discesa che lei, francese, conosceva molto bene. E allora ho temporeggiato e siamo rientrate per lo sprint finale nel quale ho conquistato il secondo posto – ha sottolineato l’azzurra -. Dovevo assolutamente arrivare davanti alla Bego. Così ho preferito affrontare la volata in testa ai 500 metri per non correre il rischio di rimanere chiusa. Se lei avesse vinto o fosse arrivata davanti a me, avrei dovuto dire addio alla vittoria nella generale“.