di Marco Cangelli
Seconda giornata piena di soddisfazioni per il ciclismo bergamasco ai Campionati Italiani su pista in corso a San Francesco al Campo (Torino).
Il movimento orobico l’ha fatta infatti da padrona nella velocità, che ha visto protagonisti assoluti Miriam Vece (Esercito/Valcar-Travel & Service) e Daniele Napolitano (Team Colpack-Ballan).
Dopo essere salita sul gradino più alto del podio nei 500 metri, la 25enne cremasca in forza alla squadra di Bottanuco si è confermata la regina dello sprint tricolore vestendo per il quinto anno consecutivo la maglia tricolore.
Favorita della vigilia, Vece non ha tradito le aspettative dei tifosi superando in finale la collega Giada Capobianchi (Esercito).
Discorso diverso in campo maschile dove Napolitano ha coronato una stagione in grande crescita che gli ha consentito di salire sul podio dell’Europeo Under 23 e realizzare il record nazionale nella prova a squadre.
Reduce dal bronzo ottenuto nel keirin, il torinese tesserato per il team di Almè ha trovato le giuste sensazione avendo la meglio del bolzanino Matteo Bianchi (Esercito/Campana Imballaggi Geo&Tex) al termine di un duello particolarmente combattuto.
Niente successi invece per Chiara Consonni (Fiamme Azzurre/Valcar-Travel & Service) e Martina Fidanza (Fiamme Oro/Ceratizit WNT Pro Cycling) che si sono dovute inchinare nell’omnium alla campionessa europea Rachele Barbieri (Fiamme Oro/Liv Racing Xstra).
La 23enne di Brembate Sopra ha provato a far saltare il banco attaccando con Barbieri nella parte finale della corsa a punti e riuscendo a guadagnare un giro.
Un attacco che ha consentito a Consonni di rafforzare la seconda posizione alle spalle della 25enne di Serramazzoni e di precedere così sul podio la conterranea Fidanza.
Fra gli uomini da segnalare infine anche il bronzo conquistato da Davide Boscaro (Team Colpack-Ballan) in una gara che ha visto il campione olimpico Elia Viviani (Ineos Grenadiers) imporsi soltanto all’ultimo sprint su Matteo Donegà (Cycling Team Friuli), bravo a non arrendersi sino alla conclusione.
Quarto posto per il fontanellese Stefano Moro (Fiamme Azzurre/Arvedi Cycling) il quale non ha trovato il colpo di pedale giusto che gli aveva consentito ventiquattr’ore prima di cogliere l’oro nel keirin.