Visconti bis al Giro

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caravaggio-vicenzaSe l’entusiasmo misurato a Caravaggio, luogo di partenza della 17esima tappa del Giro d’Italia, fosse trasfuso nelle gambe e nella testa dei corridori, ne deriverebbe una quantità di energia tale da consentire loro di affrontare in modo snello le asperità dell’ultima settimana di corsa. La scelta di toccare la terra di Bergamo, dove Promoeventi Sport si conferma team organizzativo d’eccellenza, si è rivelata ancora una volta vincente. Non tanto perché esprime un mostro sacro che risponde al nome di Felice Gimondi, atleti come Ivan Gotti e Paolo Savoldelli che hanno scritto pagine memorabili indossando la maglia rosa, un listone di ciclisti e appassionati della bicicletta da fare invidia agli olandesi. Un tributo per tutti, ovviamente un’ovazione per il dominatore del Giro, Vincenzo Nibali, e il cannibale delle volate, Marc Cavendish. Gimondi, anche in veste di ambasciatore della candidatura di Bergamo a città della cultura 2019, saluta il gruppo che muove dal Santuario di Caravaggio (nella foto di Marco Quaranta) per affrontare i 214 km fino a Vicenza. La salita in programma nel finale decide l’esito della tappa. Ci prova Danilo Di Luca, ma subito gli parte alle spalle Giovanni Visconti, la cui azione è irresistibile al punto da fargli superare da solo il gran premio della montagna di quarta categoria e proseguire fino al traguardo dopo aver tagliato fuori tutti i velocisti. Per Visconti è il successo bis. Nibali, saldamente in maglia rosa, applaude il vincitore, siciliano come lui.

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