Federico Errante
Cortina priva della sua regina. Perché Sofia Goggia lo è a 360 gradi. In pista e per l’impatto mediatico garantito dalla campionessa olimpica di discesa. Ma sulla strada dell’iride un maledetto, fortuito e rovinoso incidente ha mandato all’aria l’assalto alla corona. Mai come stavolta il titolo in libera sembrava aspettare lei, che non ha mai conquistato. Ha messo le mani su quello a cinque cerchi nel 2018 così come le avrebbe messe solo poche settimane più tardi sulla sfera di cristallo della disciplina. Quattro vittorie consecutive stagionali (Val d’Isere, St Anton e due a Crans), numeri da urlo. Lo stesso urlo quando il ginocchio ha ceduto rientrando in hotel sulla pista turistica di Garmisch, lo stesso che dovrà beffardamente rimanere in gola a lei e a tutti coloro che ha ammaliato. Con le sue imprese e con le sue “goggiate”. Questa avrebbe potuto portare a conseguenze ben più gravi, invece il legamento ha retto e la frattura del piatto tibiale la obbligherà a fermarsi per due mesi. Resta il dramma sportivo di un’atleta costretta a guardare ancora compagne ed avversarie dal divano, tra una seduta di fisioterapia e l’altra. Quasi un’onta assistere impotente di fronte a colei che domerà l’Olympia delle Tofane, la sua pista, quella che ha da sempre un posto speciale nel cuore. Quella su cui nel 2019 rifilò quasi mezzo secondo a Lindsey Vonn e 84/100 a Mikaela Shiffrin, la stessa della doppia piazza d’onore (discesa-superG) in 24 ore nel 2017. Ma il destino le ha nuovamente voltato le spalle nel momento sbagliato. Non solo per lo spettacolo che avrebbe offerto sul tracciato, ma per una conclamata potenza di un personaggio che – senza essere accusati di lesa maestà – si potrebbe accostare ad Alberto Tomba. Per le emozioni che sa scatenare, per come sa farsi amare. Ebbene, Bergamo che strizzava l’occhio alla voglia di portarla in trionfo, si dovrà invece stringere attorno a Filippo Della Vite. Il 19enne di Ponteranica, dopo il debutto in Alta Badia e i gettoni nella doppia di Adelboden sempre in gigante, è stato convocato per il parallelo. Poi ci saranno i nostri tecnici: Daniele Simoncelli con Federica Brignone e Marta Bassino, Alberto Arioli skiman e allenatore delle slalomiste, Giancarlo Bergamelli con i gigantisti oltre a Livio Magoni con lo skiman Gigi Parravicini con Petra Vlhova e Luca Agazzi con il Canada in rosa. Un Mondiale diverso da come lo avevamo immaginato. Come quando ad un buon piatto manca il solo ingrediente che lo avrebbe reso unico.