Guerrieri vittoriosi nel duello contro i Rhinos che ha costituito il piatto forte della settima giornata, ma la stagione si conferma incertissima: solo due squadre sembrano fuori dai giochi per la qualificazione ai playoff. Warriors primi e confermati tali, Panthers in recupero dopo la sconfitta di Catania, Elephants che passano con rimonta e vigore a Bolzano e Dolphins che la spuntano dopo una partita iniziata bene poi divenuta difficile per la grande rimonta degli Hogs. Se si aggiunge il record vincente della matricola Daemons e la vittoria dei Seamen nel primo incontro casalingo IFL dopo la scomparsa di Joe Avezzano si comprende come questa sia forse la migliore stagione nella storia della IFL. E ora le partite, in dettaglio.
SEAMEN MILANO-MISTERSEX LAZIO MARINES 12-7 – Seconda vittoria consecutiva dei Seamen nella prima partita IFL disputata al Vigorelli, ribattezzato ora (non ufficialmente) Joe Avezzano Stadium, dopo la morte del loro coach, il 5 aprile scorso. E sesta sconfitta in sei gare per i Marines, che non hanno potuto utilizzare il quarterback Ryan Downard, in campo domenica scorsa contro i Giants ma subito infortunato. I Marinai, pur frenati da qualche assenza, hanno sostanzialmente dato l’impronta alla partita nel primo quarto, in cui hanno segnato i loro due touchdown: prima Gianluca Santagostino, sempre più forte (e autore poco dopo di una ricezione da 65 yard), con una ricezione da 5 yard con calcio di trasformazione che colpisce il… palo senza entrate, poi Jordan La Secla con una corsa di 1 yard non trasformata dallo stesso La Secla su passaggio. Nel secondo e terzo quarto molti drive si esaurivano su punt o senza chiusura al quarto, con l’intermezzo di una situazione confusa in cui La Secla, placcato, perdeva palla, presa poi ripersa e recuperata dai Seamen sulle proprie 11 yard. Gli ospiti tornavano in possesso del pallone con un intercetto di Kellen Pruitt ma lo perdevano poco dopo su fumble, mentre poco prima dell’intervallo Santagostino non era riuscito a tenere in end zone un passaggio di La Secla. I Marines arrivavano in end zone per la prima e unica volta nel finale del quarto quarto: passaggio di Pruitt per Valerio Bracale per 7 yard con il calcio aggiuntivo di Massimiliano Valia per il 12-7 a 2’31″ dal termine. L’inevitabile onside kick veniva preso dai Seamen, anche per un’infrazione ospite, ma i Marinai non chiudevano il down e lasciavano il possesso ai laziali a 40″ dalla fine, a 80 yard però dalla end zone: inutili però tutti i tentativi, e la Milano blue navy poteva festeggiare per la seconda settimana consecutiva.
WARRIORS BOLOGNA-SAMPLA BELTING RHINOS MILANO 28-20 – Grande partita doveva essere, e grande partita è stata. Un bene per tutti, per la lega e per lo spettacolo. Colpi duri in campo, uno forse un po’ troppo che ha causato l’espulsione di Walter Peoples del Warriors (che poi si è scusato) non per la botta data al quarterback avversario Taylor Harris al limite della linea ma per l’uso illegale del casco, e bel football offensivo e difensivo, particolare che si nota sia dal punteggio a zero per buona parte del primo tempo sia dalla maggiore frequenza delle segnature nel secondo. Dopo un primo quarto con tre cambi di possesso, a causa di un fumble dei Rhinos recuperato dal padroni di casa, di un bell’intercetto di Alessandro Viatore per gli ospiti e di un’azione nella quale un lancio di Harris, toccato, è stato recuperato da Christian Nobile dei Warriors, che però nel correre è stato colpito ed ha perso la palla, presa nuovamente dai Rhinos con Lane Olson, che pareva clonato per la sua capacità di essere ovunque. Nel secondo quarto lungo drive dei Warriors chiuso dal qb Eric Watt con una corsa di 1 yard non trasformata per il 6-0 Warriors a 6’38″ dalle fine. Il 14-0 arrivava poco dopo: sul kickoff dei padroni di casa infatti i Rhinos commettevano un fumble recuperato dai Warriors, che dopo poche azioni entravano in end zone con un lancio di 12 yard di Watt per Mattia Parlangeli, con trasformazione di Mario Panzani a 2’28″ dal termine del primo tempo. Nel terzo quarto ancora un intercetto di Viatore ma sul drive successivo ecco il 21-0 Warriors, con corsa di 42 yard di Watt trasformata da Matteo Guerra su lancio a dare l’inizio dell’ultimo quarto. Bella risposta dei Rhinos con il passaggio in td di 26 yard di Harris per Steve Delich, l’americano “di ritorno” schierato al posto di Jamal Schulters, che poco dopo intercettava Watt in maniera spettacolare. Harris correva in end zone da 14 yard e con i due punti aggiuntivi di Delich si era sul 21-14 con la pressione tutta sui Warriors, costretti a ripartire dai paraggi della propria end zone dopo che un ritorno di kickoff di Parlangeli per oltre 60 yard era stato annullato (correttamente) per un evidente fallo dello special team. Al secondo down Watt forgiava una corsa di 60 yard e poche azioni dopo Jordan Scott da 1 yard segnava il 28-14, con la trasformazione di Guerra. Mancavano 36″ alla fine ma i Rhinos, aggressivi e coraggiosi, non mollavano: Olson riceveva sulla linea laterale destra, tagliava il campo ed entrava in end zone dopo 63 yard, per il 28-20 che era anche il risultato finale, dal momento che l’onside kick successivo, preso in un primo momento dagli ospiti, veniva fatto calciare nuovamente per una doppia penalità del kicking team e nella seconda circostanza erano i Warriors a recuperare e far scadere il tempo con un inginocchiamento di Watt, miglior giocatore della partita assieme a Olson.
GIANTS BOLZANO-ELEPHANTS CATANIA 33-41 – Super partita anche a Bolzano, dove i Giants non sono riusciti nemmeno stavolta a… difendere il terreno amico, arrivando alla terza sconfitta su tre gare in casa. Anche stavolta se la sono giocata fino alla fine, ma gli Elephants di domenica erano molto simili a una macchina da guerra, come nei loro giorni migliori, e questo pur con l’assenza di Nate Kmic, il loro eccellente running back. Mancava anche, per problemi legati al tesseramento, Xavier Hicks, il nuovo americano dei Giants. Partiti però bene e in vantaggio addirittura per 19-6 fino a 2’50″ dalla fine del primo tempo. In touchdown erano andati Tommy Connors su lancio di Marco Bonacci con il calcio aggiuntivo di Rafa Jurissek, ancora Connors su ricezione di 35 yard sempre da Bonacci e Henry H2 Harris con una corsa di 48. Lì però iniziava la rimonta dei catanesi, per cui è stata dominatrice la coppia Eric Marty-Jordan Lake, autrice del primo td: 38 yard di lancio per il 19-13 e 20 per il 19-20, prima del lancio di 45 yard sempre di Marty per Claudio Mangano per il 19-27 di fine terzo quarto. Pareggio di Harris con una corsa di 3 yard al termine di un lungo drive con trasformazione di Connors, poi ancora Marty in cattedra: corse in td di 15 yard (27-34) e 1 yard (27-41) prima dell’inutile touchdown finale per i Giants, per cui Manuel Garau ha avuto due intercetti in end zone, di Connors su lancio ancora di Bonacci.
ENERGY BUILDING DOLPHINS ANCONA-HOGS REGGIO EMILIA 38-35 – Ancora spettacolo allo stadio Giuliani, con una partita che si è divertita, sotto un tempo variabile che ha visto anche tanta pioggia e uno scatenarsi fenomeni atmosferici, a dare l’impressione di essere chiusa, per poi riaprirsi. Basti dire che i Dolphins sono stati in vantaggio per 20-7 e 32-14 e norma vuole che un attacco non spettacolare come quello degli Hogs fatichi a recuperare punti con celerità. E invece no: nel terzo quarto, dopo un touchdown di Luca Callegati, i reggiani recuperavano l’onside kick e segnavano presto con una corsa di 28 yard di Ben Bayer, ancora molto utilizzato come running back data l’impossibilità per Evan Williams di scendere il campo. Da 32-14 a 32-28 e mancava più di un quarto alla fine, roba da far drizzare i capelli per la paura alla squadra che subisce la rimonta e per l’euforia a chi sembra poterla completare. La svolta avveniva poco dopo: i Dolphins non chiudevano il down con una corsa al quarto tentativo sulle 4 avversarie e gli Hogs avevano il drive del sorpasso, ma Gianluca Fiorillo commetteva un fumble ricoperto dai Dolphins sulle 10 offensive e subito dopo Rocky Pentello (sei td pass per lui!) trovava Fulvio Renzi in end zone per il 38-28 che chiudeva il terzo quarto. Nell’ultimo, touchdown degli Hogs con lancio di Nicolò Scaglia per Devon Langhorst (38-35 con il calcio aggiuntivo di Niccolò Iotti), poi tutte le emozioni possibili, o quasi: punt dei Dolphins, fumble degli Hogs sulle 19 avversarie ricoperto da Enrico Leonardi, punt dei marchigiani e ultimo drive reggiano che parte dalle 20 difensive a pochi secondi dal termine, giusto il tempo per il lancio della disperazione da parte di Scaglia intercettato ancora da Leonardi.
LIONS BERGAMO-DAEMONS CERNUSCO 21-34 – Bel derby e ottimo pubblico ad Azzano San Paolo per il trionfo dei Daemons, che se la stagione si chiudesse oggi sarebbero al sesto e ultimo posto valido per l’accesso ai playoff, e tutto questo come matricole. Grande entusiasmo ma piedi per terra, considerando che la prossima partita dei demoni è contro i Panthers Parma (a Cernusco): la squadra ha però mostrato ancora di avere i nervi saldi e saper tenere la pressione, rimontando dallo 0-7 (subito, con ritorno di kickoff di Major Culbert) poi dal 6-14 e dal 20-21, sempre per via della trasformazione iniziale fallita. Lions, alle prese con la transizione dopo le dimissioni dell’head coach Luca Lorandi, tenaci e aggressivi per tutta la gara ma incapaci di ritrovare le forze, anche con il loro attacco potenzialmente esplosivo, quando ancora Culbert, autore di tutti i touchdown degli ospiti (!), entrava in end zone per due volte portando il punteggio finale sul 34-21 per i Daemons, per i quali il viaggio di ritorno, data l’euforia, sarà sembrato fin troppo breve. Per i Lions ora trasferta a Bologna sul campo dei Warriors: non la migliore delle prospettive per una squadra che solo in una circostanza, quest’anno, ovvero nella trasferta di Ancona, è uscita sconfitta in maniera netta, giocandosela fino alla fine o quasi nelle altre occasioni.
PANTHERS PARMA-ELMO DOVES BOLOGNA 55-12 – Interrotti subito i progressi che gli Elmo Doves avevano mostrato nel derby, e del resto di fronte c’era Parma, ovvero la squadra campione d’Italia, ovvero una formazione ferita dalla sconfitta del turno precedente a Catania. In campo, recuperato, Jaycen Taylor-Spears, e che recupero: due corse di identica lunghezza dell’ex Purdue, 47 yard, la prima delle quali alla prima azione da scrimmage della partita, davano ai Panthers il 13-0 che diventava 19-0 con il ritorno di punt di 76 yard di Kevin Grayson. Si andava all’intervallo sul 41-6, con i punti bolognesi arrivati per la solita efficace combinazione tra il qb Bill Ashburn e Matt Devlin, 12 yard, mentre per i padroni di casa segnavano ancora Grayson su ricezione da 5 yard e Alessandro Malpeli Avalli con corse di 6 e 8 yard. Il punteggio finale veniva stabilito nel terzo quarto: Mario Cristiano correva per 11 yard, ancora l’asse Ashburn-Devlin produceva un td da 15 yard riduceva lo scarto al 48-12, e in chiusura di periodo Tommaso Finadri riceveva per 27 yard da Tommaso Monardi.
RISULTATI E CLASSIFICA
Seamen Milano-MisterSex Lazio Marines 12-7; Warriors Bologna-Sampla Belting Rhinos Milano 28-20; Giants Bolzano-Elephants Catania 33-41; Panthers Parma-Elmo Doves Bologna 55-12; Lions Bergamp-Daemons Cernusco 21-34; Energy Building Dolphins Ancona-Hogs Reggio Emilia 38-35.
Warriors Bologna 6-1; Energy Building Dolphins Ancona ed Elephants Catania 4-1; Panthers Parma 5-2; Sampla Belting Rhinos Milano 4-2; Daemons Cernusco 3-2; Giants Bolzano 3-3; Hogs Reggio Emilia, Lions Bergamo e Seamen Milano 2-4; Doves Bologna 0-5; MisterSex Lazio Marines 0-6.