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La gestione delle società calcistiche

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a cura della Redazione

Venerdì 29 maggio, nel corso della diretta de “I Venerdì dello Studio BNC”, il direttore di TerzoTempoSportMagazine.it, Eugenio Sorrentino, ha dialogato sul tema “La gestione delle aziende calcistiche: lo scenario dell’entertainment business”, con Enrico Flavio Giangreco, giornalista e autore di libri sullo sport management fra i quali “Il marketing e la comunicazione nello sport”. Dal confronto è emerso che le società calcistiche del nostro Paese, oltre gli obblighi connessi al Financial Fair Play, debbano essere gestite, sempre di più, facendo riferimento a criteri di carattere economico-aziendale. Quanto affermato significa avvalersi delle tecniche di marketing sportivo, distinguendo fra mass market e business market e sviluppando il management delle diverse aree di ricavi aziendali, dalle politiche di sponsoring e merchandising, rispetto alle quali identificare i tifosi come clienti, alla gestione dei diritti televisivi e multimediali, fino alla governance degli stadi di proprietà delle società.

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A proposito d’impianti calcistici, in Italia manca una vera e propria cultura del mercato: gli esempi della Juventus, del Sassuolo, dell’Udinese, del Cagliari e dell’Atalanta sono ancora pochi. Mentre altrove si sono sviluppate strategie come quella del naming – con stadi di proprietà e intitolati con brand di aziende importanti a fronte di un corrispettivo economico – nella Penisola, si è preferito, per troppo tempo, perdersi in discorsi ideologici sulla proprietà pubblica o privata dell’impianto. Da qui la sfida recepita, fino in fondo, dal club della famiglia Percassi e ispirata al modello inglese, degli stadi di proprietà. Diventa significativo, perciò, pianificare, come fatto dall’Atalanta, la realizzazione di un impianto di proprietà, vero e proprio asset dell’azienda calcistica, fonte di ricavi, funzionante sette giorni su sette, capace di fornire servizi diversificati dal centro commerciale, al museo, ai bar, ai ristoranti e ad un hotel. La società orobica, d’altronde, negli ultimi anni, è stata capace di mettere insieme ottimi risultati sportivi ed economici, valorizzando non soltanto il settore giovanile ma anche l’attività di scouting per la prima squadra, aprendosi al mondo, forte della sua identità. Un esempio, per tutti club, di un legame fra efficienza ed efficacia delle scelte con il territorio di riferimento.