Alonso-Vettel, se scappi ti prendo

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Appassionato come non mai, il campionato mondiale di F1 ha trovato grandi passioni e motivazione nella sfida tra Fernando Alonso e Sebastian Vettel e quella tra le rispettive scuderie. La Ferrari accusa un ritardo evidente nel giro secco, compensato parzialmente dal passo di gara e dalla grande preparazione di squadra; la Red Bull impone il migliore assetto e la maggiore velocità nei punti critici dei diversi tracciati. I due piloti in corsa per il titolo sono divisi da dieci punti dopo il Gran Premio di Abu Dhabi, dove Alonso finisce alle spalle della Lotus di Raikkonen, che torna al successo dopo tre anni e sale per la prima volta sul gradino più alto del podio dopo il suo rientro, e Vettel finisce terzo partendo dai box, ovvero dall’ultima posizione. Una risalita che gli consente di mantenere il primato in classifica e un margine da amministrare nelle prossime due gare in programma negli Stati Uniti e in Brasile. Una rimonta favorita dalle circostanze, perché se è vero che Alonso deve mettercela tutta per superare Webber e Maldonado che lo precedevano, il campione del mondo in carica rimonta posizioni su posizioni approfittando anche dell’ingresso in pista della safety car. Che fosse il più veloce lo dimostra facendo segnare il miglior tempo in assoluto, unico a scendere sotto l’1’44″, un decimo meglio di Alonso. In India lo spagnolo della Ferrari era riuscito a finire alle spalle di Vettel, negli Emirati Arabi riesce a stargli davanti ma i punti di scarto sono solo tre contro i sette lasciati nel precedente gran premio. E’ anche vero che Hamilton viene tradito dalla McLaren e si ferma mentre si avvia alla vittoria, ma il sorpasso subito da Button ad opera di Vettel è sintomatico di quello che la seconda guida McLaren non riesce a fare in questa stagione. La salita sul terzo gradito del podio permette a Vettel di limitare i danni ed evitare di perdere sei punti nei confronti di Alonso. Altra considerazione: l’errore di calcolo ai box, che lascia nei serbatoi della Red Bull meno di un litro di benzina al termine delle qualifiche ufficiali, comportando la retrocessione all’ultima fila del pilota in corsa per il terzo titolo mondiale, avrebbe scatenato un processo mediatico interminabile se fosse accaduto in casa Ferrari e probabilmente se ne sarebbe parlato fino all’inizio della prossima stagione. Alla casa di Maranello stanno facendo miracoli per aiutare Alonso a tenere il ritmo di Vettel e lo spagnolo sta ripagando la fiducia con prestazioni spettacolari che sfruttano la macchina fino al limite assoluto. Soprassediamo su Felipe Massa, che proprio non riesce a dare una mano al compagno di squadra frapponendosi ai rivali e concorrenti. Il successo in Formula Uno dipende sempre dal felice abbinamento tra pilota e macchina. Le emozioni per Alonso e Vettel. E così quelle degli appassionati di motori.

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