F1: in Cina capolavoro di Alonso

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Fernando_Alonso_GP_Cina_2013Un trionfo in grande stile, come non se ne vedevano forse dai tempi di Michael Schumacher in tuta rossa. Fernando Alonso domina il Gran Premio di Cina, terza prova del campionato mondiale di F1, imponendo un ritmo impareggiabile dalle altre scuderie, che pure erano davanti nelle prove ufficiali, a conferma della felice quadratura del cerchio macchina-pneumatici. Che le gomme fossero di mescola tenera o media, la Ferrari è sempre davanti. Il pilota spagnolo è senza rivali in una corsa praticamente perfetta per lo stile di guida, la sicurezza con cui disegna le traiettorie, la determinazione in fase di sorpasso, la regolarità dei tempi che riesce progressivamente ad abbassare. Si potrebbe parlare di gara perfetta, uno spettacolo nello spettacolo, sotto gli occhi ammirati di Piero Ferrari, che in Cina ha un mercato di crescita e sponsor importanti della casa di Maranello. Che Alonso, in posizione numero tre sulla linea di partenza alle spalle di Hamilton e Raikkonen, fosse particolarmente ispirato lo si intuisce appena le luci rosse del semaforo si spengono. E’ il più veloce a incollarsi alla Mercedes di Hamilton con alle spalle Felipe Massa che supera Raikkonen impegnato a tenere in assetto la sua monoposto. Al quinto giro i due ferraristi sono al comando grazie a un doppio sorpasso a Hamilton, che finirà terzo alle spalle di Raikkonen, mentre Felipe Massa chiude sesto dietro a Vettel, costretto al pit stop a pochi giri dal termine, e Button. In pratica a Shanghai tutti i primi cinque piloti classificati hanno vinto il titolo mondiale. Un dato che avvalora ancora di più la prestazione di Alonso, senza sbavature a conferma di una supremazia indiscutibile. Le polemiche in casa Red Bull scivolano via, soprattutto perché per Webber l’esperienza cinese inizia male, con la retrocessione in ultima posizione nella griglia di partenza per carico irregolare di benzina durante le qualifiche, e finisce peggio con un tamponamento ai danni della Toro Rosso in fase di sorpasso e un’incredibile uscita di scena per la perdita della ruota posteriore destra. Vettel è l’unico partito con gomme medie, Webber si ferma subito per imitarne la tattica ma la strategia non ripaga. La giostra dei pit-stop mette in evidenza la qualità di Hulkenberg su Sauber, sempre nelle prime posizioni. Alonso, fermatosi al sesto giro, avvia l’inarrestabile risalita che lo riporta al comando alla 21esima tornata. Raikkonen sbecca il suo musetto tamponando Perez ma resta in pista e soprattutto competitivo. Hamilton e Raikkonen anticipano sia la seconda che la terza sosta rispetto ad Alonso, ma restano indietro. Vettel si accontenta del quarto posto che gli consente di restare al comando della classifica piloti, davanti a Raikkonen e Alonso. Ma la sfida è appena partita e la Ferrari sta già volando.

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