Sebastian Vettel non si è fatto sfuggire l’occasione per vincere sul circuito del Nurburgring. Una gara tiratissima come ai vecchi tempi, che non rende alla Ferrari come nelle aspettative della vigilia. La strategia della casa di Maranello non è stata premiata. Nelle qualifiche ufficiali Alonso e Massa, dopo aver fatto segnare tempi record in Q2, hanno rinunciato a concorrere per la pole position scegliendo di montare le gomme medie, accontentandosi della quarta fila e puntando sulla rimonta una volte in corsa con le soft. Così non è stato perché il rendimento della prima parte di gara è risultato inferiore alle aspettative. Un gap pagato nel finale quando si trattava di tentare di sopravanzare gente come Vettel, Raikkonen e il sorprendente Grosjean. Alonso ha concluso la sua gara ai piedi del podio, mentre Felipe Massa è uscito di scena al quarto giro, messo fuori causa da un inspiegabile testacoda in pieno rettilineo. Ancora una volta Vettel ha visto la sua fuga interrotta dalla safety car, riuscendo a resistere al comando. La Lotus di Raikkonen ha superato quello di Grosjean a cinque giri dal termine. Gara anonima delle due Mercedes, con Hamilton che dalla pole position si è ritrovato al quinto posto e Rosberg, tradito dalla strategia sbagliata in qualifica, che non è andato oltre la nona piazza. Il ritmo di gara è ben altra cosa rispetto al giro secco. Button, sesto, è finito davanti alla Red Bull di Webber, vittima di un errore dei meccanici durante un pit stop con conseguente sganciamento della ruota posteriore destra durante la ripartenza dai box. La gomma ha colpito un operatore, per fortuna senza conseguenze gravi. A punti anche Perez, ottavo su McLaren, e Hulkenberg, decimo con la Sauber. La svolta del GP di Germania si è avuta nei primi dodici giri. Tra la sesta e l’ottava tornata, come previsto, Hamilton, Vettel e Webber, si sono fermati per sostituire le gomme morbide, mentre le medie di Alonso hanno resistito solo 12 giri. Quando la Marussia di Jules Bianchi ha preso fuoco al 24esimo giro, il pilota ha pensato di parcheggiarla nel prato senza tenere conto della pendenza dell’asfalto. Vedere la monoposto scivolare all’indietro e creare pericolo alla corsa non è stato divertente. Inevitabile l’ingresso della safety car, che ha risucchiato Vettel nel gruppo. I primi ad effettuare l’ultimo pit stop sono stati Grosjean e Vettel, che hanno lasciato Raikkonen e Alonso al comando solo il tempo necessario. Le gomme morbide risparmiate in sede di qualifica non hanno reso come Alonso sperava. Vettel mantiene un secondo di vantaggio sullo scatenato Raikkoken e 5.8 su Grosjean. Sette secondo il distacco dello spagnolo della Ferrari dal vincitore. Il campione del mondo in carica ora vanta 34 punti su Alonso nella classifica piloti. E per la Ferrari, strategie di corsa a parte, ancora necessità di lavorare per colmare la differenza con la Red Bull e stare davanti alla Lotus.