Quando, dopo due curve del circuito del Mugello, teatro del Gran Premio d’Italia del mondiale MotoGP, si è visto Valentino Rossi scivolare via, trascinato dall’improvvido Bautista, è apparso chiaro che la corsa fosse segnata. Lorenzo, autore di una gara straordinaria, ha tirato fuori il meglio dalla sua Yamaha e sul podio ci sarebbe stato sicuramente anche Valentino Rossi senza l’imprevista e repentina uscita che non gli ha consentito di completare neppure il primo giro. Il ritmo imposto da Lorenzo è stato incontenibile per tutti. I soli Pedrosa e Marquez si sono tenuti a distanza accettabile. Il successo nella quinta prova del motomondiale consente al pilota maiorchino di ridurre a 12 i punti di svantaggio in classifica da Pedrosa, secondo al traguardo, che ha beneficiato dell’uscita di scena di Marquez a tre giri dal termine. Sul gradino più basso del podio il pilota britannico Cal Cruthclow, sempre competitivo. Quarto Stefan Bradl, che che si è piazzato davanti alle Ducati di Dovizioso, Hayden e Pirro.
Doveva essere la gara di Valentino Rossi che ha dimostrato di avere un buon passo, quantunque nelle qualifiche avrebbe potuto fare meglio ed evitato la bagarre costata l’incidente con Bautista, per fortuna senza conseguenze. Una banale disattenzione di Bautista, che non vedendo l’avversario ha pensato di tagliare la curva. Un’occasione persa per “The Doctor”, partito in terza fila, ovvero troppo indietro per iniziare bene la gara. Lo scatto può esserci sempre, ma essere davanti in griglia conta molto quando c’è da impostare il passo. Lo stesso Rossi ha ammesso che per puntare al podio non si può partire oltre la seconda fila. Dunque, c’è da lavorare sul terreno delle qualifiche. Si pensava che, tornato in Yamaha, Valentino potesse lottare subito per il titolo. Invece il distacco si è fatto già importante. Peraltro, per la prima volta dopo 17 anni, il podio della MotoGP non vede presente un italiano.