Per Alonso e la Ferrari pioggia e champagne

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I miracoli, quando si verificano, arrivano dal cielo. E’ stato così anche a Sepang, teatro della seconda prova del campionato del mondo di Formula Uno, dove la Ferrari di Fernando Alonso ha ritrovato la vittoria proprio nella fase più difficile, a causa della scarsa competitività della Rossa a confronto con i team più performanti (McLaren in testa) e del ritardo puntuale accumulato nelle qualifiche. Invece la pioggia ha rivoluzionato gli equilibri e quanto la pista del circuito malese in alcuni punti è sembrata essere un ramo di lago, la Ferrari è riuscita a fare la differenza. O. per meglio dire, ci è riuscito Alonso, bravo ad approfittare di errori e indecisioni altrui e mettere a frutto la propria esperienza, tirando fuori dalla macchina il meglio che possa dare in questa fase iniziale di stagione. Al traguardo, dopo lo spagnolo, si sono piazzati nell’ordine un incredibile Perez al volante della Sauber e l’inglese Louis Hamilton su McLaren, che ha preceduto Webber su Red Bull e Raikkonen su Lotus. A seguire: Bruno Senna su Williams, Paul Di Resta su Force India, Jean-Eric Vergne su Toro Rosso, Nico Elkenberg sull’altra Force India e Michael Schumacher su Mercedes. Fuori dalla zona punti il campione del mondo in carica, Sebastian Vettel su Red Bull, giunto undicesimo, e Felipe Massa che ha chiuso al 15° posto. La pioggia, copiosa a partire da pochi minuti prima dello start, ha messo in grossa difficoltà i piloti. Grosjean, bravo a inserirsi tra le due McLaren, ha tamponato Schumacher compromettendo la gara di entrambi. Lo stesso Button è entrato in collisione con Karthikeyan, ma ancora più disastrosi ai box i meccanici McLaren che hanno sicuramente attardato Hamilton. Dopo sette giri, tutti dietro la Safety Car, poi bandiera rossa e quasi un’ora di attesa per riprendere la gara. Tornato in pista, Alonso ha sorpassato Webber in corsa, poi Hamilton fermatosi ai box per montare le gomme intermedie e ripartito con considerevole ritardo. E’ stata anche la grande giornata del messicano Perez, che ha ottenuto un risultato storico per sé e la Sauber-Ferrari. Dopo essere stato superato da Alonso, Perez ha provato a rifarsi sotto ma non è riuscito a insidiarlo. Alonso ha sfruttato a dovere tutte le circostanze e, con l’insperata vittoria, balza anche in testa al mondiale piloti. Non capitava da un po’, ma, circostanze fortunose a parte, il successo e i 25 punti rappresentano un’iniezione di fiducia in tempi di prevista magra.

 

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