di Giambattista Gherardi
È una disciplina che appassiona i giovanissimi, anticamera ideale per il motociclismo “dei grandi”. Si è conclusa domenica 24 settembre sul circuito di Cervesina (Pavia) la diciannovesima edizione della Polini Italian Cup, organizzata dall’omonima azienda seriana e dal Moto Club Bergamo, sotto l’egida della Federazione Motociclistica Italiana. Si tratta di un vero e proprio campionato riservato agli scooter, aperto a tutti i preparatori e punto di riferimento in tutta Europa, tanto che si registra a ogni prova la partecipazione di numerosi piloti stranieri.
Cinque le tappe che dallo scorso aprile hanno impegnato i piloti: Latina (Roma), Pomposa (Ferrara), Ottobiano (Pavia), Ortona (Chieti) e Cervesina (Pavia). Quattro le classi in gara: 100 Big Evo Open, 70 Super Sport, 70 Evolution e 70 Amatori. In quest’ultima categoria il titolo italiano (per due soli punti) è andato al gandinese Simone Canali, classe 1994, del Team CCR, che ha vinto la prova finale e la classifica complessiva. Simone ha prevalso sul diretto avversario Lorenzo Leonardi.
Con lui sul podio è salito il meccanico Davide Bonetto di Monza, che ha affiancato Simone nel lavoro infinito di preparazione e messa a punto. A seguire Simone c’erano la compagna Michela (che a giorni partorirà una bimba), la sorella Elisabetta, i familiari e tanti amici. Il neo campione italiano ha dedicato il titolo all’amico Federico Ongaro, morto giovanissimo dieci anni fa (proprio il 24 settembre) e cui è dedicato a Gandino l’annuale “Memorial Fede” presso il Laghetto Corrado.
”Questa vittoria la dedico a te – ha scritto Simone sui social – a te che mi hai trasmesso ‘sta passione e che proprio in questa giornata abbiamo portato a casa il campionato… C’eri, ci sei, e ci sarai… Ciao Fede questo è per te“. D’obbligo la citazione per quanti hanno sostenuto Simone in questa esaltante stagione: Studio Moro di Moro Alessandro, Bar Lù Gandino, Petrogalli Moto, MC Vertova, Autofficina Gimmy, Trt di Massimo Tedeschi ed il Team La Follia Elaborazioni per l’ospitalità nel paddock.
