Sebastian Vettel riporta la Ferrari sul gradino più alto del podio, ottenendo la quarantesima vittoria personale in F1 e spezzando sul nascere il dominio Mercedes nel mondiale 2015. Sul circuito della Malesia, Vettel firma il primo capolavoro attestandosi a una manciata di millesimi dal tempo migliore in qualifica fatto segnare da Hamilton, poi si rende autore di una gara esemplare, con una guida pulita e precisa, che gli consente di fermarsi una volta in meno ai box e guadagnar e il margine sufficiente per gestire la leadership e difendersi dal lungo attacco delle Mercedes. La SF15-T è già sui livelli delle frecce d’argento, come dimostra anche il quarto posto centrato da Kimi Raikkonen, sfortunato sia in qualifica (11°) che al via, quando viene tamponato da Nasr ed è costretto a sostituire la gomma posteriore sinistra a brandelli, ma capace di una rimonta eccezionale.
Per capire quale significato assuma il ritorno alla vittoria della Ferrari, e di Vettel che non arrivava primo dal GP del Brasile 2013, basta ascoltare il ripetuto “grazie” gridato via radio dal pilota tedesco, che poi dà sfogo alla gioia e all’emozione come se fosse la prima volta. Il film della gara è un esempio di guida da manuale. Al via Vettel resta incollato a Hamilton, al quarto giro è più veloce di due decimi, al quinto Hamilton e Rosberg scelgono le gomme dure. La sosta anticipata non si rivela strategica per le Mercedes, che perdono terreno, mentre Vettel in testa vola guadagnando secondi pieni su Hamilton. Raikkonen si ferma e monta ancora gomme dure e al 17esimo giro fa segnare il record scendendo sotto 1’46”. Nella tornata successiva Vettel fa il pit stop per il cambio gomme, al 20esimo gira in 1’44”45 e al 22esimo sorpassa Rosberg, mentre Alonso si ritira. Al 25esimo giro Vettel attacca Hamilton alla penultima curva e gli si mette davanti, mentre il campione del mondo in carica si ferma ai box. Raikkonen sale al quarto posto prima che si arrivi a metà gara, quando il ritardo di Hamilton è di venti secondi. Al giro 38 la seconda sosta di Vettel è un capolavoro di perfezione, con soli tre secondi di pit, poi tocca a Hamilton fare la sosta, la sua terza. Vettel fa il giro record e in quindici giri è chiamato a gestire un vantaggio di 14 secondi sull’inglese. Rosberg si accontenta del miglior tempo: giro 44 in 1’42”062, Vettel arriva al traguardo zigzagando con un vantaggio di 8 secondi e mezzo su Hamilton e 12”3 su Rosberg. Raikkonen, quarto, precede Bottas, Massa e Verstappen a pieni giri, poi Sainz, Kvyat e Ricciardo, decimo.