Vettel IV l’irresistibile

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vettel-gp-india-Se nel ciclismo degli anni ’70 Eddy Merckx meritò il soprannome di “cannibale”, l’attributo per Sebastian Vettel non è stato ancora coniato e unanimemente condiviso. Sta di fatto che il 26enne pilota tedesco ha risolto la pratica sul circuito di Nuova Delhi scrivendo per la quarta volta consecutiva il proprio nome nell’albo d’oro del campionato mondiale di F1. Certo, Michael Schumacher inanellò un filotto di cinque titoli all’inizio degli anni Duemila, ma nella sua piena maturità. Vettel entra di diritto nella storia dominando la stagione 2013 come le tre precedenti. La sua Red Bull è inarrivabile. Anche nel GP d’India, dove ottiene la sesta vittoria di fila, rifila mezzo minuto al secondo arrivato, Nico Rosberg su Mercedes. E non si può dire che Vettel si sia limitato a partire dalla pole position, andare in testa e proseguire di conserva. Tutt’altro. Appena due giri per sorprendere tutti con un cambio gomme e poi iniziare la risalita, inarrestabile. Sarebbe stata doppietta Red Bull se Webber non fosse stato costretto al ritiro al 40esimo giro. Proprio Webber alla prima curva danneggia l’ala di Fernando Alonso, che si ferma ai box ma per tutta la gara conserva problemi di assetto e chiude per la prima volta fuori dalla zona punti (11°). A salvare l’onore Ferrari dovrebbe pensarci Felipe Massa, che tuttavia resta dietro Grosjean (3°) di un secondo e mezzo. Raikkonen, rivale di Alonso nella corsa al secondo posto, chiude settimo e resta alle spalle dello spagnolo nella classifica piloti. I piazzamenti di Rosberg (2°) e Hamilton (6°) consentono alla Mercedes di scavalcare la Ferrari per la piazza d’onore della classifica costruttori, il cui titolo è stato conquistato già dalla Red Bull. Tocca agli altri team fare in modo che le ultime tre gare di stagione non si trasformino in passerella per il Vettel e la sua scuderia.

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