Fiorettiste, magico triplete

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triplete fiorettoL’Italia scrive la storia siglando la tripletta azzurra nel fioretto femminile ai Campionati Europei Strasburgo2014. Elisa Di Francisca bissa il titolo europeo dello scorso anno, al secondo posto Martina Batini, al suo esordio in una competizione continentale, e sul terzo Valentina Vezzali. Non era mai accaduto che, in un Campionato Europeo, l’Italia piazzasse tre atlete nelle prime tre posizioni. Strasburgo passa dunque alla storia della scherma azzurra, ed entra nei curricula di ciascuna delle atlete medagliate.

Per Elisa Di Francisca, infatti, si tratta della dodicesima medaglia continentale, la terza d’oro. L’urlo della vittoria giunge al termine della finale contro Martina Batini, vinta col punteggio di 15-5, che segue la semifinale-derby contro Valentina Vezzali, conclusasi con lo score di 15-3 in favore dell’olimpionica di Londra.
Elisa Di Francisca, che in questa stagione non era ancora riuscita a vincere una gara, giungendo tre volte seconda in Coppa del Mondo, era giunta in semifinale dopo aver affrontato e superato tre atlete tedesche. La prima delle portacolori della Germania ad uscire sconfitta dall’assalto contro la campionessa olimpica è stata Katja Waechter, col punteggio di 15-3, quindi a seguire per 15-8 la compagna di Nazionale Sandra Bingenheimer ed ai quarti Anne Sauer per 15-10.

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La giornata rimarrà indelebile poi nei ricordi di Martina Batini. Non poteva sperare in esordio migliore l’atleta pisana, classe 1989, fresca vincitrice del titolo tricolore. Prima di fermarsi al cospetto di Elisa Di Francisca, aveva affrontato e vinto, nel turno dei 32, per 15-4 il match contro l’ucraina Chentsova, poi, nel turno dei 16, aveva sbarrato la strada alla beniamia del pubblico di casa, la francese Astrid Guyart per 15-13. Poi la doppia sfida contro la Russia: dapprima ai quarti la vittoria contro Larisa Korobeynikova per 15-10 e poi in semifinale contro Yulia Korobeynikova per 15-10.

Per Valentina Vezzali, invece, Strasburgo porta in dote la diciannovesima medaglia continentale, la seconda di bronzo dopo quella conquistata a Linz nel 1993. Percorso sofferto ed emozionante quello che ha portato la pluricampionessa olimpica sul podio. Dopo aver sconfitto 15-3 la slovacca Cellerova, ha avuto ragione al minuto supplementare, per 5-4, dell’ungherese Knapek ed, ai quarti, dell’altra tedesca Carolin Golubytskyi per 8-7, ancora una volta al minuto successivo ai nove regolamentari.

Ma il bottino poteva essere impinguato ancora di più ed avere un podio finale monocolore azzurro. Nel quarto match del tabellone delle 8, vi era infatti Arianna Errigo. La campionessa del Mondo, nonostante un problema al dito medio della mano armata, è stata artefice di una prestazione delle sue: dopo aver sconfitto 15-2 l’ucraina Deordieva nel turno delle 32, ha superato 15-4 la polacca Lyczbinska. Ai quarti poi il match, dall’andamento altalenante del risultato, contro la russa Yulia Biryukova, conclusosi col punteggio di 15-13 in favore dell’avversaria e con molte polemiche per alcune decisioni arbitrali nei momenti topici dell’assalto.