Sei ori agli assoluti di atletica paralimpica

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Rino Fusco

Nel primo weekend di luglio il centro sportivo di Concesio ha ospitato i campionati assoluti di atletica leggera paralimpica, ultimo importante appuntamento prima delle Paralimpiadi di Tokyo.
La sfida a tre dei 100 femminili T63 si è conclusa a favore della primatista mondiale Ambra Sabatini (Fiamme Gialle). La sprinter toscana chiude con un crono sub-15 (14.87) e, dopo il titolo indoor di gennaio, diventa la nuova campionessa assoluta outdoor battendo la pluridecorata compagna di squadra Martina Caironi (15.02 per lei e un piccolo inciampo a metà rettilineo) e la portacolori della Studentesca Rieti Milardi Monica Contrafatto (15.22). Mentre Tokyo aspetta, l’Italia inizia già a sognare un podio tutto tricolore. Martina Caironi si è rifatta nel salto in lungo, specialità di cui è primatista mondiale, confermando l’oro tricolore T63 con la misura di 4,82. Ad attenderla ci sarà poi solo la pedana di Tokyo, dove la primatista mondiale punterà a superare sè stessa e le sue agguerrite avversarie per salire sul gradino più alto del podio

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Nei concorsi in proiezione Tokyo, l’argento mondiale e paralimpico del disco F11 il 45enne italocubano Oney Tapia (Fiamme Azzurre) ha lanciato al terzo tentativo a 42 metri e 8 centimetri, che rappresenta il primato stagionale e la seconda prestazione mondiale. A precedere l’atleti di Sotto il Monte c’è solo il brasiliano Rodrigo da Silva, vincitore dell’oro alle Rio 2016, che vanta la misura di 45.86. Nella seconda giornata, Oney Tapia con 11.86 ha vinto il titolo italiano del peso F11, specialità presente alle Paralimpiadi su cui sta ancora proseguendo la preparazione.

Omero Bergamo ha ottenuto ben otto podi. Valentina Petrillo, prima atleta transgender della storia dell’atletica italiana, si è imposta sui 100 m T13 con il tempo di 12”99 e ripetuta sui 400 m T13 facendo fermare il cronometro a 1’01”09), che rappresenta il nuovo record italiano. Alle sue spalle Margherita Paciolla (1’13”14), mentre Makoudia Mbengue è finita seconda sia nei 200 T 13 (tempo 12”85) che nei 400 (1’00”56).

Filippo Pezzotta ha conquistato l’oro sui sui 1.500 m T12 (5’35”73), un argento è andato a Cristina Caironi sui sui 100 metri T 35 e il bronzo a Christian Belotti nel disco F 11 (23,60).

Nella due giorni di Concesio, si sono svolte le gare promozionali di vortex, di salto in lungo e dei 60 metri, a cui ha partecipato, tra gli altri, Ephrem Bona (Omero Bergamo), quest’ultimo appartenente alla Scuola itinerante FISPES.

 

 

l termine della prima giornata dei tricolori Paralimpici di atletica leggera, il bottino targato Bg è di 10 medaglie (4 ori, 5 argenti e 1 bronzo) e tra tutte quella più luccicante se l’è messa al collo di Oney Tapia.

L’attesa, in un evento trasmesso in diretta sulla pagina Youtube della Fispes, era anche per Martina Caironi, che stamane, sulla pedana del salto in lungo (dove è fresca di primato irodato), proverà a rifarsi dopo la mezza delusione sui 100 metri T 63. Per la seconda volta in carriera, la prima outdoor, la 31enne bicampionessa paralimpica di specialità è stata preceduta dall’astro nascente Ambra Sabatini, in una sfida (c’era anche Monica Contrafatto), che ha rappresentato un probabile antipasto della finale a cinque cerchi in programma fra due mesi a Tokyo.

In un clima torrido (si è gareggiato alle 12,16…) le due portacolori delle Fiamme Gialle hanno duellato una fianco all’altra in terza e quarta corsia: la 19enne toscana ha chiuso in 14”87, la bergamasca in 15”02 (+ 1,8 m/s), con rammarico per essersi un po’ scomposta attorno ai 70 metri.

Altri otto podi targati

Omero Bergamo ha ottenuto ben otto podi. Valentina Petrillo, prima atleta transgender della storia dell’atletica italiana, si è imposta sui 100 m T13 con il tempo di 12”99 e ripetuta sui 400 m T13 facendo fermare il cronometro a 1’01”09), che rappresenta il nuovo record italiano. Alle sue spalle Margherita Paciolla (1’13”14), mentre Makoudia Mbengue è finita seconda sia nei 200 T 13 (tempo 12”85) che nei 400 (1’00”56).

Filippo Pezzotta ha conquistato l’oro sui sui 1.500 m T12 (5’35”73), un argento è andato a Cristina Caironi sui sui 100 metri T 35 e il bronzo a Christian Belotti nel disco F 11 (23,60).

 

 

 

 

Se tra le donne l’argento iridato Oxana Corso non incontra alcun problema nei 100 T35, suoi con un buon test da 15.94, è lo sprint a livello maschile a regalarci nuove sorprese con un risultato da favola da parte di Maxcel Amo Manu. Il velocista della Francesco Francia, alla sua seconda gara ufficiale dopo il Grand Prix di Jesolo, mette a segno un record nazionale che sarà a lungo ricordato nella categoria T64: un 11.12 che lo proietta già sotto i riflettori mondiali e disegna il futuro azzurro. Simone Manigrasso (Fiamme Gialle), numero uno italiano nella specialità, assente a Concesio per l’infortunio in gara agli Europei di Bydgozscz, e Riccardo Cotilli (Sempione 82), bronzo nei 100 T64 polacchi e qui secondo in 11.67, da oggi troveranno un degno avversario con cui confrontarsi a livello internazionale.
Il bronzo continentale dei 100 T63 Alessandro Ossola (Fiamme Azzurre) guadagna un nuovo titolo tricolore in 12.79 davanti al compagno di club e membro di UniCredit FISPES Academy Lorenzo Marcantognini (15.26). Lo sprinter biamputato Davide Morana, siciliano residente in Spagna, esulta al traguardo con il PB di 12.09, mentre nella categoria T44 Emanuele Di Marino (Fiamme Azzurre) si appropria dell’ennesimo oro assoluto con 12.20. Nella corsa in carrozzina continua invece a migliorarsi Nicholas Zani (Sempione 82) che firma la migliore prestazione italiana dei 100 T33 di 23.29.
Nei 400 T47 il giovane pluridecorato e bronzo europeo in carica Riccardo Bagaini (Sempione 82) fa registrare un nuovo tempo sub-51 con una buona prova da 50.81, e Raffaele Di Maggio taglia il traguardo per primo in 50.36 davanti ai rivali T20. In campo femminile Valentina Petrillo (Omero Bergamo), quinta in Europa, vince sul giro di pista T13 in 1:01.09, sconfiggendo a distanza il talento dell’Academy Margherita Paciolla (1:13.14).
Nel mezzofondo Laura Dotto (Oltre) dà prova della sua ottima forma dopo la prima esperienza in azzurro in terra polacca, tanto da vincere la sua gara dei 1500 T20 con il primato assoluto di 5:08.16.
Nei concorsi in proiezione Tokyo, l’argento mondiale e paralimpico del disco F11 Oney Tapia (Fiamme Azzurre) fa fatica a trovare buone condizioni di lancio, ma i due tentativi buoni (il terzo e il sesto) registrano misure superiori ai 40 metri (42,08 e 40,69). Nella categoria F64 il discobolo Lorenzo Tonetto (Trionfo Ligure) è oro tricolore con l’attrezzo che atterra a 43,42.
Tra gli altri lanciatori emerge invece Pietro Suma (Paralimpico Difesa) che realizza il primato italiano del peso F57 a 8,93, mentre il compagno di club Giuseppe Campoccio si laurea campione d’Italia nel peso F34 con la misura di 9,34.
Con un lancio da 21,02 è invece Juan Ramos (Polha Varese) a firmare la migliore prestazione tricolore del disco F41.
Per il lungo femminile T11 Arjola Dedaj (Non Vedenti Milano) atterra a 4,53 migliorandosi di 4 centimetri rispetto al salto che gli ha regalato il bronzo europeo a Bydgoszcz, e guadagna così il secondo tricolore della giornata dopo i 100 di questa mattina terminati in 13.52. Tra gli uomini, con l’assenza precauzionale di Roberto La Barbera (Pegaso), il bronzo continentale T44-64 Marco Cicchetti non fa meglio di 6,32 ma il risultato è sufficiente per salire sul più alto gradino del podio. Irbin Vicco (Pohla Varese) è secondo con 5,92, mentre l’atleta T63 Marco Pentagoni (Dilettantistica Novara) piazza l’unico salto utile a 4,68. È comunque l’ex primatista italiano dello sprint T47, oggi anche lunghista, Samuele Gobbi (Veneto Special Sport) a centrare il record assoluto di categoria a 5,49.