Vasca corta, bracciate lunghe

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BianchiIlaria Bianchi d’oro nei 100 farfalla in 56″13, record italiano e migliore prestazione stagionale mondiale. Gregorio Paltrinieri d’argento nei 1500. L’undicesima edizione dei campionati mondiali di nuoto in vasca corta si chiudono a Istanbul con tanta Italia da raccontare: come a Shanghai 2006 per ben due volte sul gradino più alto del podio, ma per la prima volta nella storia in gare individuali.

Gli Azzurri conquistano due ori e due argenti, stabiliscono quattro record italiani e migliorano venti primati personali. Un consuntivo di grande prospettiva, che sarebbe potuto essere ancora più consistente se consideriamo l’influenza che non ha consentito a Fabio Scozzoli di inseguire il podio dei 50 rana e partecipare alla 4×100 mista, i 4/100 che dividono Luca Dotto dall’argento dei 100 stile libero, 3/100 dal bronzo, e la scelta di Federica Pellegrini di nuotare solo le staffette. Dopo la prima e storica medaglia d’oro in una gara individuale ai mondiali di vasca corta, conquistata per l’Italia da Fabio Scozzoli nei 100 rana, si torna sul gradino più alto del podio con Ilaria Bianchi che vince i 100 farfalla in 56″13, record italiano e migliore prestazione stagionale mondiale.

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La 22enne bolognese chiude una stagione internazionale esaltante, aperta dall’argento nella mista agli europei di Debrecen, culminata con quinto posto olimpico a Londra con record italiano di 57″27 e proseguita con una serie di successi in coppa del mondo a suon di record e con l’oro europeo indoor a Chartres, dove aveva portato il limite italiano sul 56″40 (frazioni 26″53, 29″87), già allora migliore prestazione mondiale stagionale.

Ilaria aveva Bianchi già nuotato la migliore frazione lanciata delle staffette mista; registrato il miglior tempo delle semifinali in 56″60 (frazioni di 26″51 e 29″99) senza forzare troppo e in finale non c’era un parterre di concorrenti insuperabili. Puntava a vincere ed ha vinto. Con distacco. Con il record italiano di 56″13 (frazioni 26″76 – 29″37), una seconda virata un po’ lunga compensata da ottime subacquee, una nuotata fluida, la migliore chiusura di tutte e 45 centesimi di vantaggio sulla cinese Liu Zige, campionessa olimpica dei 200 farfalla a Pechino, seconda in 56″58 (26″74 – 29″84). Al terzo posto la britannica Jemma Lowe (26″54 – 30″12).

Si ripete anche Gregorio Paltrinieri, che dopo il titolo europeo a Debrecen al debutto “tra i grandi”, il quinto posto alle Olimpiadi malgrado un problema alla spalla e il successo agli euroindoor di Chartres col primato personale di 14’27″78 (3’48″46 ai 400, 7’41″51 agli 800, 11’33″83 ai 1200, chiusura in 29″15 e 28″95) – secondo tempo mai nuotato dietro al record italiano “gommato” di 14’24″21 stabilito da Federico Colbertaldo il 13 dicembre 2008 per l’oro agli euroindoor di Rijeka – puntava tutto sui 1500 mondiali. Nell’ultima batteria della mattina Gabriele Detti (Esercito / Team Lombardia) resta fuori dai giochi nuotando lontano dal personale che gli è valso il quinto posto europeo e a qualificazione ai mondiali.

Cesare Butini, direttore tecnico della Nazionale di nuoto, fa il bilancio della spedizione azzurra “Siamo molto soddisfatti perché il trend positivo iniziato a Chartres è proseguito anche a Istanbul. Abbiamo chiuso il mondiale con quattro medaglie, le prime due individuali della storia, quattro record italiani e 20 primati personali. Fabio Scozzoli ha dimostrato di essere un campione assoluto nella rana e, probabilmente, se non fosse stato fermato dall’influenza, potremmo parlare anche di un’altra medaglia oltre che del successo nei 100. Ilaria Bianchi si è confermata atleta di spessore internazionale nei 100 farfalla, dimostrando sicurezza nella gestione della gara e sempre maggiore convinzione nelle proprie possibilità. E’ arrivato un grande argento di Gregorio Paltrinieri, a cui probabilmente è mancata una gara di rodaggio, utile per entrare in competizione in maniera più naturale. Col tempo degli euroindoor di Chartres avrebbe vinto. A prescindere dalle medaglie, il bilancio è molto positivo anche perché i giovani hanno continuato a crescere e rispondere alle nostre indicazioni e il gruppo ha dimostrato di essere unito e solidale. Il nuoto è uno sport individuale, ma per noi è molto importante che il gruppo condivida valori collettivi”. (fonte: federnuoto)