Azzurri a caccia di medaglie

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ARP3685376La fiamma olimpica brucia sulle sponde del Mar Nero.  Posto inusuale se non fosse che nell’entroterra di Sochi il manto nevoso copre i rilievi e il clima in altura crea condizioni ideali per lo svolgimento delle gare di sci alpino e delle altre discipline all’aperto. Le prime prove in pista e l’avvio delle qualificazioni hanno preceduto la sfarzosa cerimonia d’apertura. Flavio Roda, presidente Fisi, smorza le polemiche su organizzazione e accoglienza rimbalzate dalla città russa prim’ancora dell’arrivo della delegazione azzurra.

“La sistemazione nei Villaggi Olimpici non ha creato nessun problema, la sicurezza degli atleti è garantita al massimo, e gli alloggi sono comodi e confortevoli. Tutti sono a loro agio e possono concentrarsi sulle gare – assicura, sottolineando che “l’Italia, sotto l’egida del Coni, è in Russia per giocarsi delle medaglie olimpiche che passeranno alla storia e, indipendentemente dalle opinioni di ciascuno, che sono rispettabilissime, è importante che la delegazione italiana sia accompagnata dal proprio primo ministro”.

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Roda ha idee chiare sulle possibilità di medaglie nelle diverse discipline

“La squadra di sci alpino maschile può andare a medaglia in tutte le specialità e anche la squadra femminile può riservare positive sorprese. Nello snowboard abbiamo un team molto forte, sia nello snowboardcross che nell’alpino. Poi c’è lo slittino, disciplina che grazie ad un immenso Armin Zoeggeler è diventata importante e conosciuta a molti. Nel fondo qualche chance di medaglia l’abbiamo. Il biathlon potrebbe rivelarsi una grande sorpresa, in quanto disciplina nella quale abbiamo già dimostrato di poter anche vincere. La combinata nordica è in crescita ed è tornato il podio in Coppa del mondo. Nel salto giochiamo le nostre possibilità soprattutto al femminile, e nel freestyle portiamo ben quattro atleti fra cui due nella nuova disciplina dello slopestyle. Nel bob e nello skeleton possiamo ben figurare grazie al gran lavoro fatto dalle squadre che hanno preparato al meglio possibile questa edizione dei Giochi”.

Una prospettiva promettente nonostante gli scarsi finanziamenti. Sotto questo aspetto Roda sostiene di aver fatto il massimo per dare tutto il supporto possibile alle squadre di alto livello e metterle nelle condizioni di arrivare a questo appuntamento potendosi giocare le medaglie. “Certo, complessivamente, 15 milioni di euro dedicati all’attività sono ancora pochi, ma purtroppo non disponiamo di risorse infinite. Con l’aiuto del Coni e con il buonsenso dei nostri tecnici riusciamo ad utilizzare al meglio le risorse di cui disponiamo per gestire l’alto livello, ma senza dimenticare i giovani, che rappresentano il futuro. La Fisi è forse l’unica federazione che si preoccupa di far crescere i propri atleti da quando sono ragazzini fino a che non si ritirano dall’attività: il tutto a proprie spese. E’ un impegno enorme. Io credo che per il futuro bisognerà cercare di dare ancora più risorse agli atleti di alto livello e avere anche il coraggio di investire in maniera importante sugli atleti che dimostrano concretamente di avere il potenziale per diventare campioni. Penso che sia una scelta obbligata per continuare a vincere in tempi di scarse risorse e credo che sarà il Coni stesso ad indirizzarci verso questa linea gestionale”.