Marco Schwarz può dirsi completamente ripreso dopo il grave infortunio a Bormio e lo dimostra conquistando lo slalom gigante dell’Alta Badia.
Il 30enne austriaco ha confermato la leadership della prima manche anticipando il brasiliano Lucas Pinheiro Braathen e il connazionale Stefan Brennsteiner.
Schwarz ha dovuto far fronte all’ombra presente sulla pista e ai numerosi segni che si sono formati con il passaggio dei vari atleti, tuttavia ha saputo tenere facendo la differenza sul muro e soprattutto nell’abbrivio finale concludendo in 2’35″02.
Ritorno sul podio per Pinheiro Braathen che ha saputo gestire al meglio il vantaggio accumulato durante la prima manche.
Il brasiliano ha sciato al meglio nella parte alta della Gran Risa, sbagliando leggermente all’ingresso del muro e permettendo agli avversari di rientrare.
Il giovane carioca ha però ritrovato brillantezza in vista del traguardo concludendo secondo con diciotto centesimi di distacco davanti a Brennsteiner.
Discorso paradossalmente opposto per l’austriaco che ha pennellato sul muro del tracciato altoatesino, subendo leggermente la fatica che lo ha piazzato al terzo posto a ventidue centesimi.
Decisamente in difficoltà Alex Vinatzer che, davanti al proprio pubblico, si è trovato più volte sulle code degli sci arretrando e rischiando di cadere.
Il 26enne di Selva di Val Gardena non è riuscito a ripetere gli exploit delle precedenti gare patendo i segni che sono venuti a crearsi sulla pista e concludendo in quattordicesima posizione a 1″28
Niente rimonta per Tobias Kastlunger che, dopo essersi qualificato con il pettorale numero 57, ha completato una prova troppo guardinga che lo ha posizionato in venticinquesima posizione a 2″40 dal vincitore.
Qualche punto, ma molti rimpianti per Filippo Della Vite che ha rischiato per due volte di cadere concludendo in ventisettesima piazza a 2″79 dalla vetta.
Il 24enne di Ponteranica ha affrontato all’arrembaggio la Gran Risa rischiando poco dopo il primo intermedio di cadere, riuscendo a rimettersi in piedi dopo una scivolata.
Un errore che è costato caro al portacolori delle Fiamme Oro Moena che si è ripetuto leggermente più avanti perdendo così la possibilità di risalire dopo esser sceso con pista intonsa.













