Sci di legno, pattini di bronzo

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short-track-arianna-fontanaLe Azzurre dello Short Track compiono l’ennesima l’impresa e conquistano un posto sul podio nella staffetta femminile sui 3000 metri. Arianna Fontana, Lucia Peretti, Martina Valcepina e Elena Viviani sono infatti terze e medaglia di bronzo con il tempo di 4.14.014 dietro alla Corea (Cho, Kim, Park, Shim, 4.09.498) e al Canada (Drolet, Hewitt, Maltais, St-Gelais, 4.10.641) e davanti alla Cina (Fan, Li, Liu, Zhou) campionessa olimpica uscente e seconda al traguardo ma squalificata per una scorrettezza ai danni della Corea, permettendo così all’Italia di approfittarne dopo che una caduta sembrava aver compromesso la gara. Il bottino di medaglie olimpiche nell’edizione di Sochi si arricchisce dunque di un altro bronzo, dopo l’argento e il bronzo conquistati da Arianna Fontana nei 500 e nei 1500 metri. Le Azzurre riconquistano il terzo gradino del podio olimpico dopo il bronzo dell’edizione 2006 a Torino. Il podio di oggi è anche l’identico risultato proprio di Torino 2006. Per Arianna Fontana, già presente a Torino, è il quinto podio olimpico; un risultato che la proietta fra le migliori Azzurre di sempre dello sport italiano.

Sfortunata è dir poco, parlando di Nadia Fanchini, la quale perde l’occasione di mettere al collo la medaglia di bronzo nel gigante finendo ai piedi del podio per soli 11 centesimi di secondo. Un niente dopo aver concluso al terzo posto la prima manche. Nadia finisce a testa alta, certo con grande rammarico, ma dimostrando di essere competitiva ai massimi livelli. Il gigante femminile disputato sotto la pioggia a Rosa Khutor viene vinto da Tina Maze. La slovena non ha esitazioni se non nel finale della seconda manche e s’impone con il tempo di 2’36″87 lasciando l’argento a Anna Fenninger per 7 centesimi e il bronzo a Viktoria Rebensburg per 27. Alle loro spalle  c’è Nadia Fanchini, autrice di una gran gara. Terza dopo la prima manche, nella seconda Nadia perde qualcosa di troppo nella parte alta del tracciato con un’uscita imperfetta dal cancelletto e qualche indecisione nelle prime porte. Errore che costa alla bresciana una medaglia olimpica. Buon recupero di Francesca Marsaglia nella seconda manche che la vede risalire fino al 16/o posto finale. Nella prima manche esce dopo poche porte Federica Brignone che si procura una distorsione con contusione al ginocchio destro. Nella seconda manche fuori anche Denise Karbon, ottava a metà gara.

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