Brave bravissime!!! Sara Errani e Roberta Vinci si confermano all’Australian Open bissando il successo della scorsa edizione. Sono necessari 126 minuti per avere la meglio sulla coppia russa Makarova-Vesnina, testa di serie numero 3 del tabellone. Si completa quindi il poker di vittorie negli Slam, dopo Parigi – Us Open 2012 e appunto Melbourne 2013.
Inizio di match convincente con il primo parziale incamerato 6/4, ma poi nel secondo ecco che le avversarie salgono di livello soprattutto in fase difensiva e si portano subito avanti 3-0. Reazione, controbreak, ma nuovo servizio perso questa volta dalla Vinci, che consegna in pratica il set alle russe (3/6). La partita ora sembra completamente ribaltata, con le azzurre incapaci di ritrovare il loro feeling con il campo. In un attimo tutto sembra perduto (2-5), ma se sono arrivate al numero 1 del mondo è perchè sono due lottatrici straordinarie. Un paio di lob spettacolari di Sara e qualche ricamo a rete di Roberta, danno il là alla straordinaria rimonta che non si ferma fino al 7/5 finale. Un trionfo davvero meritatissimo!
Svelato il “mistero” del secondo finalista anche in campo maschile e come nei libri gialli di scarsa qualità, l’assassino è sempre il maggiordomo, perso per strada Nole Djokovic, non poteva non approfittarne Rafa Nadal. Nonostante la menomazione alla mano sinistra, massacrata dalle vesciche, sconfigge per la 23esima volta l’eterno rivale Roger Federer, imponendosi con una prova di mostruosa solidità mentale e fisica. Vinto il primo set al tie-break (7-4), la strada si fà in discesa con lo svizzero che perde colpi al servizio e lo spagnolo che invece lo cede una sola volta (quarto game del terzo set). Il duplice 6/3 con cui Nadal termina l’incontro è un ottimo viatico per affrontare in finale il meno “nobile” conterraneo di Roger. Anche se Wawrinka stà sicuramente giocando il miglior tennis in carriera, in pochi non danno per scontato un trionfo spagnolo in finale.
(commento di Luca Polesinanti)
