Il “rosso” fa bella l’Italia

568

tennisSettimana esaltante per il tennis azzurro, che reduce dallo splendido successo di Roberta Vinci nel torneo WTA di Katowice, non si è voluto accontentare, anzi.
Il circuito ATP, presenta uno dei tornei più affascinanti, senza ombra di dubbio, il circolo di Montecarlo, ospita ancora una volta l’overture della Terra rossa europea, con ai nastri di partenza, tutti i campioni più quotati (ad eccezione di Roger Federer). Dal lotto di questi grandi nomi è uscito, non certo per magia, ma per grande merito Fabio Fognini, capace di “issarsi” fino alla semifinale, seminando per strada Andreas Seppi, nel derby del primo turno,  Ramos, ma soprattutto Tomas Berdych e Richard Gasquet, vittime illustri del “magic moment” del tennista ligure.
Certo al penultimo atto, trovarsi di fronte Novak Djokovic (anche se in condizioni fisiche approssimative) è stato ostacolo troppo arduo (2/6 1/6), ma di sicuro questa edizione 2013 sarà ricordata anche per l’exploit di Fabio. A contendere la finale al numero 1 al mondo non poteva che essere Rafa Nadal, che nonostante il ginocchio, l’assenza dai campi e la condizione precaria, quando si arriva sul “rosso” diventa praticamente imbattibile: 6/3 7/6 a Tsonga e nona finale consecutiva, cosa altro dire!?! Sarà dura che qualcuno possa eguagliarlo, anche se l’ultimo atto lo vede soccombere ad un ritrovato Nole (6/2 7/6), emozionato per la prima “volta” nel Principato.
Sembrava altrettanto dura la sfida di Fed Cup, che a Palermo, vedeva confrontarsi le nostre ragazze con le campionesse della Repubblica Ceca, detentrici del titolo. Sono bastate invece poco più di 3 ore complessive, per vedere l’Italia, salire sul 2-0.
Prima Sara Errani ha “domato” Lucie Safarova (25 del ranking mondiale) 6/4 6/2 in un’ora e 20 minuti, poi è stato il turno di Roberta Vinci, in grado di bissare il successo su Petra Kvitova (sconfitta nella finale di Katowice). La numero 8 del mondo è stata spazzata via dal campo 6/4 6/1 in appena un’ora e 33 minuti. Domenica, con protagonista assoluta la pioggia, che costringe gli organizzatori a mandare in campo un unico singolare. Il confronto  fra le numero 1, premia (un po’ a sorpresa) Petra Kvitova, che dopo essere stata dominata nel primo parziale, si riprende e fa valere la legge della “più forte” (fisicamente) sulla nostra Sarita. Il campo pesante e i precedenti a sfavore, condannano l’azzurra ad un finale di match tutt’altro che esaltante (2/6 6/2 6/0). Si arriva così a lunedi mattina, Roberta Vinci ha in mano il punto che vale una finale e nel primo set, grazie ad un ottima prima palla di servizio, vola facilmente sul 6/3. Lucie Safarova, gioca un tennis diverso da sabato, cerca meno il vincente, cala gli errori non forzati e ritrova qualità nel servizio. Risultato, secondo set, che giunge al tie-break e colpo di reni della ceca, capace di rientrare pienamente in corsa per il successo finale. Nuovo allungo di Roberta, all’inizio del parziale decisivo, ma contrariamente alla “sua fama” di nuovo Safarova rientra in partita, lottando su ogni palla, fino a cedere definitivamente il servizio nell’ottavo gioco, grazie ad una prodezza della Vinci da vedere e rivedere (drop-shot di dritto vincente su un recupero in allungo). Il trionfo è completo! 6/3 6/7 6/3 in 2ore e 32 minuti, necessari a regalarci una nuova finale (la quinta e nuovamente in casa) contro la Russia, capace di ribaltare lo 0-2 iniziale contro la Slovacchia. Il 2-3 Novembre, ancora una volta saremo a fare il tifo per queste splendide ragazze.

( commento di Luca Polesinanti )

forbes