Quattro baby azzurri all’assalto. Nati tra il 2001 e il 2003, gli italiani in gara al Trofeo Perrel-Faip hanno i primi turni delicati, ma si presentano con legittime ambizioni. Tre top-100 ATP, un cut-off al numero 166 e un match-copertina tra Van Rijthoven e Stricker sono gli ingredienti di un torneo che promette spettacolo. E nelle qualificazioni c’è Jason Kubler.
La presenza di Fernando Verdasco, accreditato della sola ottava testa di serie (esordirà contro l’austriaco Rodionov), è forse l’immagine più suggestiva del tabellone del Trofeo Perrel-Faip di Bergamo (45.730 euro, Slam Court), ma il torneo si annuncia più affascinante che mai. Il cut-off al numero 166 ATP è da brividi, impreziosito dalla presenza di tre top-100: Kamil Majchrzak, Nuno Borges e Zhizhen Zhang.
In attesa dell’esito delle qualificazioni ci sono quattro italiani, e la bella notizia è che sono tutti giovanissimi, essendo nati tra il 2001 e il 2003. Già diversi match di livello al primo turno: dovendo scegliere, l’evento clou sarà la sfida tra Tim Van Rijthoven e Dominic Stricker: da una parte il talentuoso olandese, dall’altra il funambolico svizzero, che userà Bergamo come prova generale per le Next Gen Finals della prossima settimana, agganciate all’ultimo respiro.
Ma ci sono altri match di sicuro interesse: Flavio Cobolli (classe 2002) sfida l’esperto Jan-Lennard Struff, due volte finalista di questo torneo, in un interessante scontro generazionale. Il vincente potrebbe trovare negli ottavi l’atteso Luca Nardi (classe 2003), che però ha un test molto delicato contro il ceco Tomas Machac (n. 6 del tabellone).
A proposito di italiani, impegno difficile anche per Matteo Arnaldi (classe 2001), opposto a Gregoire Barrere, e per la wild card Giulio Zeppieri (classe 2001, invitato dopo che Mikael Ymer ha scelto di andare a Parigi Bercy nonostante avesse chiesto e ottenuto la wild card). Il laziale è opposto a Zhizhen Zhang, primo cinese di sempre a entrare tra i top-100 ATP.
Tra gli altri giocatori da seguire, si segnala il gigante cileno Nicolas Jarry, ex top-40 ATP e nipote del mitico Jaime Fillol (avversario dell’Italia nella finale di Coppa Davis 1976), senza dimenticare Borna Gojo (finalista a Ortisei) e Yannick Hanfmann, che pochi giorni fa ha messo fine alla carriera di Andreas Seppi.
KUBLER NELLE QUALIFICAZIONI – Il torneo scatterà domenica mattina, 30 ottobre, con le qualificazioni, e sarà una partenza col botto: grazie a una wild card dell’ultim’ora, parteciperà al tabellone cadetto l’australiano Jason Kubler, numero 101 ATP, la cui storia è straordinaria: fenomeno junior, numero 1 del mondo tra i ragazzi, ha un problema ereditario che ha reso fragilissime le sue ginocchia. Si è sottoposto a ben sei interventi chirurgici (cinque al destro, uno al sinistro) e per diversi anni ha potuto giocare esclusivamente sulla terra battuta. Da qualche tempo i problemi sembrano risolti, e si è tolto grandi soddisfazioni. Non solo è entrato tra i top-100 ATP, ma quest’estate si è regalato una favola a Wimbledon, cogliendo un clamoroso ottavo di finale partendo dalle qualificazioni. I suoi risultati gli sono valsi anche una convocazione in Coppa Davis, giocando nel girone di settembre, e adesso sogna di artigliare un posto anche per le Finals di Malaga.
Il Trofeo Perrel-Faip potrebbe essere importante in questo senso. Esordirà contro il bulgaro Alexandar Lazarov. In un tabellone a 24 giocatori, che mette in palio sei posti per il tabellone principale, ci sono cinque italiani. Gli occhi sono puntati soprattutto sul pisano Francesco Maestrelli, reduce da una stagione straordinaria che lo ha issato tra i top-200 ATP (esordirà contro il russo Karlovskiy), e Andrea Vavassori. Il piemontese continua a svolgere una coraggiosa programmazione in cui combina singolare e doppio, specialità in cui è entrato tra i primi 50 al mondo. Sarà impegnato contro la wild card Leonardo Borrelli.
Gli altri due azzurri in gara sono l’altra wild card Filiberto Fumagalli, a caccia del suo primo punto ATP (esordio difficile contro Antoine Bellier) e Giovanni Oradini, impegnato contro il serbo Hamad Medjedovic. Curiosità: partecipano alle qualificazioni i finalisti delle ultime due edizioni. In campo l’ucraino Illya Marchenko (2020, anno in cui la finale non si è giocata per l’inizio della pandemia) e il turco Cem Ilkel, che dodici mesi fa si arrese a Holger Rune. (U.S.)