Piccinini, addio annunciato

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L’addio di Francesca Piccinini al Volley Bergamo era solo questione di tempo. E’ stato formalizzato quando si è capito che la società rossoblu non avrebbe potuto sostenere il peso del contratto della campionessa, che dodici anni ha concorso al raggiungimento dei più prestigiosi traguardi in campo nazionale ed europeo. Se il Volley Foppapedretti Bergamo è riuscito a diventare il club più titolato nella storia di questa disciplina al femminile lo si deve in buona parte alla “Picci”. Nello sport è sempre più difficile trovare delle bandiere, atleti che si legano in modo imperituro a una società. Francesca Piccinini non avrebbe cambiato casacca se non consapevole che con questa decisione avrebbe aiutato, in chiave presente e futura, la squadra a cui ha dato tutto. La sua lettera di addio al Volley Bergamo è un atto d’amore professionale. “La Foppa è stata metà della mia vita e Bergamo ne è stata la casa – scrive – Lascio per il bene della società, sono momenti difficili per tutti noi, avrei potuto far valere il mio contratto, ma troppo forte è l’amore per questi colori  e per le persone che compongono questa società. Per permettere alla Foppa di vivere era necessario il mio sacrificio, sono il capitano, forte della mia responsabilità mi sono fatta carico del mio ruolo e come ho sempre fatto ho deciso con il cuore”. Seguono i ringraziamenti al presidente Luciano Bonetti, ai dirigenti, il direttore generale, la famiglia Foppa Pedretti ed il grande nonno Ezio, e a tutto lo staff.

“Sono arrivata a Bergamo ragazzina, la lascio donna e campionessa – dichiara Francesca Piccinini – Con voi ho gioito e pianto, mi sono arrabbiata ed ho scherzato. Insomma, ci siamo vissuti ed insieme siamo cresciuti. Abbiamo conquistato l’Italia e l’Europa, più volte. Le abbiamo menate a tutti, nessuno escluso”. Il Volley Bergamo dal suo canto ringrazia il capitano Francesca Piccinini per la lunga strada percorsa sul sentiero rossoblù nel corso delle dodici stagioni trascorse indossando la maglia di questa Società ritagliandosi un posto e un ricordo indelebili nella storia rossoblù. Si chiude un capitolo, dopo l’addio ad Arrighetti e il ritiro di Annamaria Quaranta, che decide di lasciare il volley per dedicarsi allo studio e alla laurea.

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