Volley azzurro d’argento

420

volley maschileL’Italia ha ceduto 3-1 (25-20, 25-22, 22-25, 25-17) alla Russia nella finale dei Campionati Europei Maschili. Probabilmente sarebbe stata necessaria la partita perfetta per battere i campioni olimpici che in questa stagione avevano già conquistato la World League, ma così non è stato e alla fine Savani e compagni dovranno accontentarsi della quarta medaglia d’argento della storia della pallavolo italiana, la seconda consecutiva, che va ad aggiungersi a quelle del 1991, 2001 e appunto 2011. Quando però il gruppo azzurro avrà lasciato la Danimarca, lo avrà fatto con la consapevolezza di aver disputato un ottimo torneo e un’altra stagione da incorniciare durante la quale aveva già vinto un bronzo nella Final Six di World League.

L’Italia tra l’altro si era presentata alla rassegna continentale con una squadra composta da otto esordienti, con un’età media di 25 anni e mezzo, ringiovanita rispetto alla stagione precedente e che ha dovuto affrontare molte difficoltà dovute ai continui cambi di formazione. Il rammarico per la seconda sconfitta consecutiva nella Finale degli Europei rimane, ma c’è anche la consapevolezza che la strada intrapresa è quella giusta e che ancora qualcosa separa il gruppo italiano dalla Russia che in questo momento è la più forte formazione al mondo.

forbes

Per quanto riguarda la gara nel primo set chiuso sul 25-20 in favore dei russi per un fischio arbitrale su palla accompagnata di Luca Vettori, l’Italia non ha demeritato giocando abbastanza bene a muro riuscendo a contenere lo strapotere fisico degli avversari che comunque hanno sempre condotto durante il parziale. Nel secondo (caratterizzato da un paio di interruzioni per cali della luce) Berruto ha mandato in campo Savani al posto di Zaytsev, gli Azzurri hanno continuato a giocare a testa alta riuscendo a non far scappare via la formazione di Voronkov grazie soprattutto a una maggiore efficacia al servizio. Proprio forzando in battuta e con Vettori sempre più incisivo, i ragazzi di Berruto si sono riportati sotto di una sola lunghezza (20-21), ma prima una palla out di Savani e poi un muro su Parodi hanno permesso ai russi di allungare nuovamente sul +3 e di chiudere poi sul 25-22.

Il terzo è cominciato con le squadre a contatto (5-5 e 6-6), ma con l’Italia che presa per mano da Savani, Birarelli e Vettori (7 punti per lui nel parziale con il 60%) ha collezionato un minimo vantaggio mantenuto fino alla fine riuscendo a riaprire così la gara in virtù del 25-22 nel parziale.

Nel quarto Zaytsev ha rilevato Vettori, ma a quel punto l’Italia, anziché essere galvanizzata dalla vittoria del set precedente ha dato la sensazione di non aver più molte energie fisiche e nervose e ha ceduto set, partita e medaglia d’oro ai propri avversari.

ITALIA-RUSSIA: 1-3 (20-25, 22-25, 25-22, 17-25)

Italia: Beretta 4, Parodi 4, Vettori 21, Zaytsev 4, Travica 7, Birarelli 11, Rossini (L). Savani 9, Giovi. Ne: Saitta, Kovar, Piano. All. Berruto.

Russia: Apalikov 8, Grankin 1, Sivozhelez 13, Pavlov 16, Spiridonov 4, Muserskiy 15, Verbov (L). Ilinykh 8, Mikhailov. Ne: Makarov, Ashchev, Ermakov (L). All. Voronkov

Arbitri: Labasta (CZE), Dudek (POL)

Spettatori: 7000 Durata set: 29’, 37’, 26’, 27’

Italia: a 4, bs 23, mv 6, et 32

Russia: a 5 , bs 16 , mv 11 et 24

(fonte: federvolley)