6 mesi senza mangiare banane

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TavecchioNon poteva esserci umiliazione più grande che vedere il massimo dirigente del calcio italiano squalificato dall’Uefa per le espressioni usate nella sua campagna elettorale, allorquando, riferendosi a un generico giocatore proveniente dal continente nero, lo definì «mangiabanane» fino al giorno prima di scendere in campo nel nostro campionato. Quelli che contano nel mondo del pallone lo hanno voluto fortemente alla guida della Figc perdonandogli la scivolata lessico-contenutistica che a più è sembrata una vera e propria entrata a piedi uniti. Ebbene, la politica del tarallucci e vino non è perseguita a livello continentale, dove la campagna contro ogni forma di razzismo è alla base di ogni evento sportivo e istituzionale. E così l’Uefa ha squalificato per sei mesi Carlo Tavecchio, che potrà continuare a rappresentare la Figc in campo internazionale, seguendo per esempio le partite delle Nazionali di Conte e Di Biagio, non potrà partecipare a commissioni Uefa e non sarà presente al congresso convocato per marzo 2015.
In merito al procedimento avviato dalla Uefa nei confronti del presidente della Figc per le espressioni usate il 25 luglio scorso in occasione dell’assemblea della Lega Nazionale Dilettanti, Carlo Tavecchio, ha preso atto della proposta formulata dall’ispettore disciplinare della Uefa e ha deciso di accettarla al fine di evitare il protrarsi di un contenzioso che avrebbe visto contrapposte la Uefa e la Figc per un lungo periodo e che si sarebbe potuto risolvere solo davanti al Tas per stabilire se la Uefa fosse competente ad intervenire su questa materia, stante l’avvenuta archiviazione di un analogo procedimento da parte della Procura Federale».
Questo quanto scrive in una nota la Figc,precisando che «il presidente Tavecchio ha aderito alla proposta dell’ispettore disciplinare della Uefa, il quale ha chiesto che il presidente federale si astenga dal partecipare al Congresso della Uefa in programma il 24 marzo 2015 e altresì dal partecipare o dal farsi nominare in eventuali Commissioni Uefa per un periodo di sei mesi».
La Figc aggiunge che « Tavecchio si è impegnato con la Uefa ad attivare in Italia una speciale iniziativa in favore dell’integrazione, come del resto aveva annunciato già in occasione della presentazione del suo programma. La definizione così concordata tra il presidente Tavecchio e l’ispettore disciplinare della Uefa è stata recepita dalla Commissione Disciplinare con una formale decisione che pone fine al procedimento».
Una sola frase di commento da parte dello stesso Tavecchio: «Le sentenze non si commentano, si accettano». Ci mancherebbe, aggiungiamo noi.

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