La vittoria ottenuta a Torino con la Juventus ha sfatato un tabù, rotto un incantesimo. Ma, soprattutto, rende merito all’Atalanta plasmata da Gian Piero Gasperini, squadra cresciuta in qualità e maturità, intesa come atteggiamento tattico e forma di concentrazione in campo. Nessuno, tra gli addetti ai lavori, si è azzardato a definire impresa l’essere riusciti a espugnare l’Allianz Stadium. Semplicemente perché un risultato del genere era già alla portata dell’Atalanta, frenata da due calci di rigore contro nella famosa partita del campionato 2019-20 prolungatosi a causa della pandemia, che avrebbe potuto avvicinarla alla posizione vertice. Tre pareggi consecutivi nelle ultime uscite in casa Juventus erano da considerarsi più di segnali premonitori. Qualcosa è cambiato nelle gerarchie e ciò rende ancora più affascinante l’epopea atalantina da quando Gasperini siede sulla panchina di Bergamo. Città rappresentata da una società i cui i conti economici sono trasparenti e in ordine, anzi per dirla tutta in attivo, e dove uomini calciatori raggiungono livelli di rendimento maiuscoli, vivendo quell’equilibrio ideale tra condizione fisica-atletica, interpretazione del gioco e immersione nell’ambiente. Duvan Zapata ne è l’emblema in questo momento. Non solo perché segna, ma in quanto capace di fare la differenza giocando per la squadra. Per essere pienamente giocatori da Atalanta occorre fare proprio lo spirito bergamasco. Non è richiesto lo sforzo di adattamento, bisogna essere predisposti. Toloi, Pessina e Zappacosta, i tre italiani scesi in campo nel match con i bianconeri, sono destinati non solo a fare le fortune dell’Atalanta ma anche chiamati a dare manforte in azzurro per portare l’Italia al mondiale in Qatar. Ne’ va dimenticato che tra i prodotti seminati in giro c’è quel Leonardo Spinazzola senza il quale l’Italia di Mancini ha stentato e perso incisività. Dopo la pausa natalizia, è assai probabile che la serie A sacrificherà il turno del 20 marzo, la trentesima giornata, per consentire al Ct della nazionale di avere il gruppo dei convocati a disposizione per dieci giorni prima dello spareggio con la Macedonia del Nord, pass necessario per giocarsela, con ogni probabilità, con Cristiano Ronaldo e compagni in terra portoghese. Peraltro, anche Malinovskyi con l’Ucraina e Demiral della Turchia saranno impegnati negli spareggi per la qualificazione a Qatar 2022, con il difensore che proverà a fare lo sgambetto a CR7.
Federica Sorrentino
(foto: il tabellone dell’Allianz Stadium – credits: atalanta.it)