Passaggio di testimone

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Federica Sorrentino

Negli ultimi trent’anni non c’è stata bimba e ragazza che non abbia sognato di emulare le campionesse di pallavolo del Volley Bergamo targato Foppapedretti, l’azienda dei manufatti in legno che ha legato la sua storia al sodalizio più titolato nel panorama nazionale di questo sport. Da Bergamo sono passate le più grandi atlete del volley femminile, da Francesca Piccinini a Paola Paggi, entrambe vincitrici del titolo mondiale con la Nazionale italiana nel 2002, da Maurizia Cacciatori a Leo Lobianco, impareggiabili palleggiatrici, la stella americana Keba Phipps, quella russa Liouba Kilic e la bergamasca d’adozione Darina Mifkova. Attraverso le atlete rossoblù il pubblico bergamasco ha potuto non solo vivere le emozioni in campo e gioire per i grandi risultati, ma ammirare le contese a rete e in ricezione con le migliori interpreti della pallavolo femminile. Successi a non finire, ottenuti con una gestione sana e parsimoniosa, l’esatto contraltare a quella fin troppo ostentata da club che puntano su budget da capogiro.

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Il 10 marzo scorso il presidente del Volley Bergamo Luciano Bonetti ha annunciato la fine dell’avventura sportiva intrapresa nel 1991, che ha regalato 30 trofei a livello nazionale ed europeo. Insieme all’Atalanta, il Volley Bergamo ha fatto conoscere il proprio nome e quello della città di Bergamo in tutto il mondo.

Nell’ultimo decennio le difficoltà non sono state poche, a partire dalla stagione 2012-2013, quando la società rossoblù poté iscriversi al campionato grazie a molti sacrifici, riuscendo comunque ad allestire una squadra competitiva. Difficoltà che sono andate via via crescendo, che hanno visto i dirigenti, sempre sostenuti dai tifosi della Nobilità Rossoblù, capaci di reperire le risorse necessarie ad affrontare degnamente le sfide agonistiche.

Il merito della società è stato anche quello di portare il mondo della pallavolo nelle scuole, contribuendo alla diffusione della cultura sportiva. Un patrimonio di valori costruito nel tempo che non va disperso. In un periodo difficile per il mondo dell’imprenditoria, a causa delle conseguenze provocate dalla pandemia, alcuni sponsor sono rimasti fedeli e uno in particolare, Zanetti, ha contribuito alla continuità del percorso agonistico nell’ultimo triennio. Ora ci sarebbe da raccogliere il testimone, ma più che il semplice mecenatismo, occorrerebbe varare un progetto che raccolga il maggior numero di adesioni. Un nuovo corso dettato dalla passione per conservare a Bergamo la grande tradizione del volley femminile.

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