Andrea Rota è un professionista del golf da quando aveva 18 anni. Oggi di anni ne ha 36 e continua a praticare e ad amare il golf. Grazie a questo sport ha girato il mondo, divertendosi; ha toccato 45 nazioni con i suoi Challenge Tour. Per dieci anni è anche stato atleta di punta della Nazionale. Per quaranta volte è stato top ten, in uno sport individuale dove la concorrenza è spietata e dove la partecipazione ai singoli tornei è di almeno 150 golfisti. Quindi possiamo dire, senza ombra di smentita, che Andrea Rota è un giocatore di altissimo livello.
Nel 2016 ha vinto il campionato italiano; nel 2019 si è ripetuto, questa volta nel torneo dei maestri, perché nel frattempo è divenuto giocatore-insegnante. E, ultimo in ordine cronologico, il quarto posto ottenuto a Parma, quest’anno, sempre nel torneo dei maestri. Oggi, come intuito, fa l’insegnante. E lo fa in una struttura nata da una idea geniale del padre Ivan Rota (altro grande golfista italiano) e realizzata a Mozzo: il Golf Indoor, realtà unica nel suo genere e apprezzata a livello nazionale. Se qualcuno vuole iniziare il gioco del golf basta che vada lì e con poco comincia a giocare su campi pratica di 60 metri “dove si vedono volare le palline – spiega Andrea – su campi illuminati e con piazzole riscaldate, anche se siamo all’aperto”.
Di strutture così non se ne vedono molte in giro per l’Italia. Quella di Mozzo è stata la prima struttura in assoluto di questo genere e oggi vanta numeri da primato con attrezzature all’avanguardia.
“Nel nostro impianto offriamo il Trackman, un sistema virtuale che riproduce più di 100 campi da golf a 18 buche dove facciamo lezioni specifiche. A giocare da noi arrivano anche da circoli vicini o dall’Italia, perché mettiamo a loro disposizione questa tecnologia utile, non solo per le lezioni di apprendimento, ma anche per l’allenamento ai giocatori più esperti. Il simulatore permette di vivere l’esperienza del campo, anche dalla piazzola di Mozzo”.
Quanti iscritti avete al vostro club?
“Abbiamo 200 soci. Ma il valore aggiunto è che organizziamo eventi e gare che richiamano persone da tutta Italia. Diciamo che in un anno il movimento si aggira sulle mille persone”.
E quanti anni hanno i suoi allievi?
“I miei allievi vanno da 6-7 anni fino a 85. Copriamo tutte le età. Chi si avvicina al golf può giocare tranquillamente fino a età avanzata. Basta avere un po’ di coordinazione, di potenza e di elasticità. In questo impianto cerchiamo di far crescere gli appassionati fino a farli diventare giocatori, che possano andare a giocare sui campi per i vari tornei Open”.
E da atleta campione d’Italia, qual è l’arma segreta per vincere i tornei?
“Oltre alle caratteristiche già citate occorre tenere ben salde le emozioni e non far calare mai la concentrazione. Una partita su 18 buche dura mediamente 5-6 ore. E le distrazioni possono essere tante. E non ce lo possiamo permettere”.
È facile cominciare da voi?
“È semplicissimo. Ospitiamo chiunque voglia cominciare. Offriamo una promozione di cinque lezioni di mezz’ora l’una con me. Offriamo attrezzatura e palline illimitate. Un mese costa 150 euro. E poi facciamo gruppo. Ogni primo mercoledì del mese organizziamo un evento che può essere un aperitivo o una pizza e nel mentre approfondiamo alcuni focus sul gioco del golf, così da entrare nei misteri del gioco e svelare alcuni aspetti particolari”.
Fate attività particolari che meritano di essere menzionate?
“Sì, una in particolare. Con il nostro sponsor di riferimento, Lorenzi Group di Ciserano, abbiamo creato un progetto che si intitola Psiche e futuro. Attraverso un simulatore aiutiamo i giovani colpiti da disturbi mentali, sociali e relazionali. Ovviamente lo facciamo in collaborazione con la struttura polispecialistica ambulatoriale che segue questi ragazzi. Il progetto si rivolge ai giovani tra i 15 e i 25 anni che soffrono di patologie psichiche attraverso laboratori di teatro, musica e golf. Ci aiuta il Centro Anisé che si occupa del coordinamento delle attività e della gestione clinica dei ragazzi. Il tutto avviene negli spazi messi a disposizione dall’azienda Lorenzi a Ciserano”.
Parlare con Andrea Rota di golf è contagioso e ti fa venire subito voglia di diventare golfista, perché fa sembra semplici anche le cose più complesse.
