Benedetto XVI lascia il Pontificato

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benedetto_xviIl Papa lascerà il Pontificato dal 28 febbraio 2013. Lo ha annunciato personalmente, in latino, durante il concistoro per la canonizzazione dei martiri di Otranto. La notizia ha fatto il giro del mondo a partire dalle 11:46 di lunedì 11 febbraio, giorno dedicato alla Madonna di Lourdes. Una decisione improvvisa, giustificata dallo stesso Benedetto XVI con la «ingravescentem aetatem», ovvero l’età avanzata, e “per il bene della Chiesa”. Lui stesso ha chiesto che venga convocato un conclave per l’elezione del nuovo Papa. Durante l’annuncio il Papa ha spiegato di sentire il peso dell’incarico di pontefice, di aver a lungo meditato su questa decisione e di averla presa «per il bene della Chiesa». “Sono pervenuto alla certezza che le mie forze sono inadeguate ad esercitare il ministero” – ha sottolineato Benedetto XVI, che fu eletto il 29 aprile 2005. La rinuncia è stata definita dal Vaticano un grande atto di umiltà, di fronte alla necessità di fare leva sul vigore fisico per ottemperare agli impegni che la società moderna richiede. Una decisione meditata e sofferta, che lascia sgomenti. Nel corso della storia della Chiesa altri Pontefici hanno abdicato: Celestino V, 192º Papa della Chiesa cattolica, rinunciò il 13 dicembre 1294, quattro mesi dopo la sua elezione. Come lui anche San Clemente I e Gregorio XII.

Una settimana prima dello scorso Natale il Papa aveva ricevuto in udienza privati i 49 medagliati azzurri olimpici e paralimpici di Londra 2012. Un’occasione per parlare di sport e fede. In quella occasione Benedetto XVI ha rivolto un messaggio agli atleti che hanno scritto la storia grazie ai loro risultati ai Giochi Olimpici. “L’esperienza dello sport contribuisca a rispondere alle domande profonde sul senso della vita. La Chiesa si interessa di sport perché le sta a cuore l’uomo, tutto l’uomo. Lo sport incide sull’educazione e la spiritualitá, lo sport sia palestra di umanitá. Gli atleti olimpici hanno la missione di non competere solo per i risultati, ma di essere testimoni di lealtá, rispetto del corpo, altruismo e gioia”.

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