Il Papa viene da molto lontano

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papa_francesco1Jorge Mario Bergoglio è stato chiamato dall’Argentina per diventare il nuovo Papa. Il primo Pontefice sudamericano, con radici e origini piemontesi, ha scelto di chiamarsi Francesco. Nessuno, prima d’ora, aveva scelto il nome del Santo d’Assisi. E questa è già una chiara indicazione della via che il nuovo Papa intende tracciare per la Chiesa. Si è presentato alla folla che assiepava Piazza San Pietro e via della Conciliazione e, attraverso i media, al mondo intero con il fare di Vescovo e Pastore, con un appello semplice e profondo all’amore e alla fratellanza dei cristiani. Arcivescovo di Buenos Aires, 76 anni, gesuita, è da sempre vicino ai poveri e ai più disagiati. La prima sensazione è che nel mondo cattolico si prepari una svolta che prelude alla rivoluzione delle coscienze. Papa Francesco, apparso in abito bianco su cui spiccava la croce in legno, nelle poche e semplici parole pronunciate dalla loggia vaticana ha fatto intendere che indurrà a interrogarci su come coniugare la fede e abbandonare ogni genere di eccessi. Nella sua biografia, oltre agli studi da perito chimico e il letteratura e psicologia e al ruolo di rettore della facoltà di teologia e filosofia a San Miguel, emerge una passione per il calcio. Jorge Maria Bergoglio non ha mai nascosto le sue simpatie per la squadra del San Lorenzo, che rappresenta il quartiere Almagro di Buenos Aires. Da arcivescovo della capitale argentina ha ricevuto in regalo la maglia rossoblù della squadra del cuore, una delle sei più rappresentative del Paese sudamericano, che nel suo palmares conta tredici campionati vinti, l’ultimo il torneo di Clausura nel 2007, e una Coppa sudamericana nel 2002.

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