Basket: Milano non si vuole fermare. Secondo posto in volata su Cantù.

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Ultima giornata di stagione regolare con i verdetti inappellabili emessi dai parquet. Il quadro dei play-off è finalmente definito e dal 17 maggio (pausa di 10 giorni anche senza italiane alle Final Four di Eurolega) le otto pretendenti saranno pronte a darsi battaglia per conquistare il trono di Siena, che parte ovviamente con i favori del pronostico. Saranno, a detta degli addetti ai lavori, play-off molto equilibrati e più aperti a possibili sorprese rispetto ai precedenti. Un dato può fare riflettere: il 2012 si è chiuso con il minor scarto (+4 punti) in classifica fra la prima (Siena) e la seconda (Milano in questo caso), nell'”era Pianigiani”. Ad aprire le danze saranno proprio i campioni in carica che ospiteranno Varese, con Sassari che affronterà la Virtus Bologna nella stessa data, a seguire (18 maggio) le altre gare 1 dei quarti di finale. Gare al meglio delle 5 partite, così come le semifinali (che partiranno il 28 maggio), mentre la finalissima prenderà il via il 9 giugno fino alla eventuale gara 7 del 21. Questi nel dettaglio gli incroci:

forbes

1) Montepaschi Siena- 8) Cimberio Varese 4) Banco di Sardegna Sassari- 5) Canadian Solar Bologna 3) Bennet Cantù- 6) Scavolini Siviglia Pesaro 2) EA7 Emporio Armani Milano- 7) Umana Venezia

Detto di Roma, che ha riposato nell’ultimo turno, venendo a conoscenza anche del disimpegno definitivo del presidente Toti, foriero di un poco rassicurante futuro per la pallacanestro nella Capitale, ecco i risultati delle altre gare di domenica:

Canadian Solar Bologna – Bennet Cantù 66-65

Era l’unica partita con la P maiuscola dell’ultima giornata, l’unica in cui fossero in palio punti decisivi per definire la griglia della post-season. Cantù doveva vincere per essere sicura del secondo posto, mentre Bologna voleva vincere per sperare di agganciare in volata il quarto. Il clima è già quello dei play-off, Bennet che parte con il “nemico” (ex Fortitudo) Basile in quintetto e cerca di inaridire le folate offensive dei bianconeri. Koponen (16) inizia fortissimo, ma non riesce da solo a fare il break e l’accoppiata Perkins (8)- Mazzarino (9) ricuce in fretta il divario portando avanti i propri colori (19-20 al 10′). Quando iniziano le rotazioni, partono le note dolenti dall’orchestra bolognese, costretta a limitare i danni quando entrano in partita Vitali, Paunic e Lang (0 in 3!). Coach Trinchieri “rischia”invece Markoishvili (12 e 6 rimbalzi) con ottimi risultati (29-34 al 20′). Nel terzo quarto regna incontrastato Gianluca Basile (12) che spacca l’equilibrio con tre triple (4/9 al termine) e produce l’allungo più consistente per i propri colori (45-54 al 30′). Il solo Douglas-Roberts (16) sembra averne ancora, ma se Poeta (11 ma soli 2 assist) non accende la luce, la Canadian Solar fa davvero fatica a trovare la via del canestro, così basta l’ordinaria amministrazione ai canturini ed il risveglio di Leunen (8 nel solo ultimo quarto) per produrre lo strappo che pare definitivo (56-65 a 3’50” dalla sirena). Finelli chiama a raccolta i suoi ragazzi ed inizia uno show prima difensivo (Cantù a secco fino alla fine), poi offensivo con Gigli (10 e 7 rimbalzi) e “Air” Sanikidze (11 e 12 rimbalzi) decisivi sotto le plance. Finale da sconsigliare ai cardiopatici, Gigli lotta e conquista il canestro del -2, Perkins sbaglia l’ennesima tripla (0/4), mentre con 24″ da giocare proprio Sanikidze fa esplodere l’Unipol Arena con una “bomba” terrificante (anche se con troppi metri di spazio). Il coach canturino predica calma e chiama l’ultimo time-out per la rimessa in zona d’attacco. Perkins tiene la palla in mano per 10″ (stranamente non sanzionato dagli arbitri) e poi parte sparato nell’area sfruttando il blocco di Leunen, Poeta passa dietro al blocco e lo aspetta sulle tacche, inevitabile contatto ed altrettanto inevitabile fallo di sfondamento sanzionato dall’arbitro sotto canestro. A 4″ dalla sirena, i tifosi bianconeri pensano di avere solo il tempo di festeggiare, ma non fanno i conti con Cinciarini ( e soprattuto con Poeta e Koponen che la combinano davvero grossa!): palla rubata sulla rimessa e tiro scagliato da 8 metri, con il primo ferro a “sputarlo”. Finalmente giunge il momento di fare festa, Finelli chiosa” Ci abbiamo creduto fino in fondo, siamo rientrati in partita con la difesa, entriamo nelle partite-scudetto con 5 successi di fila che ci danno entusiasmo e benzina per continuare la nostra corsa con grande fiducia”. Nota negativa il solito “apporto” della panchina (2 punti con il solo Gailius). Per Trinchieri :”Abbiamo giocato una partita eccellente per 39′, evidentemente dobbiamo migliorare nella conquista dei tiri liberi (24 a 4 per Bologna!). Mi assumo la colpa degli errori di Perkins (ricerca del fallo subito nell’ultima azione), ma lascio Bologna con molte certezze e poche ombre”. La prossima certezza si chiama Scavolini Pesaro.

Novipiù Casale Monferrato – Scavolini Siviglia Pesaro 82-77

La sorpresissima della giornata arriva dal PalaFerraris, dove la Novipiù si congeda dai propri tifosi e dalla serie A con una grande vittoria a scapito di una “grande”. Pesaro cade e se col senno di poi, anche una vittoria non avrebbe cambiato più di tanto le cose in classifica (sesto posto), coach Dalmonte commenta “Siamo stati insufficienti dal punto di vista difensivo, sarà importante capire il perchè all’interno dello spogliatoio, perchè questo aspetto, che è stato un punto di forza, sta perdendo effetto. Il nostro play-off è iniziato il secondo successivo al suono della sirena”. Dopo un primo quarto “ordinario” con White (17) e Hickman (16 e 5 assist) a dettare i ritmi (14-22), nella seconda frazione Casale rientra con Janning (12), prima della tripla di Malaventura che significa sorpasso (40-37). Il numero 5 rossoblu è semplicemente stratosferico, gioca 32 minuti e mette a segno 28 punti con 4/6 da 3 punti. Lui assieme a Stefano Gentile (11), lanciano l’offensiva del secondo tempo che diventa fuga definitiva al 33′ (67-58). Jones (17)  prova a scuotere i compagni ma non basta per spegnere l’utlimo sogno dei piemontesi. L’eroe di giornata, Matteo Malaventura (carrer-high), lascia aperta una porta alla speranza:” Dobbiamo ripartire dall’entusiasmo di questo palazzetto, in Legadue o chissà, viste le tante difficoltà di squadre anche di serie A”. Come dargli torto…

Otto Caserta – Banco di Sardegna Sassari 69-95

In poco più di due anni, Sassari è passata dalla finale per conquistare la serie A alla possibilità di giocarsi lo scudetto, raggiungendo uno storico 4°posto. Merito di una società solida e attenta, di un allenatore che si è confermato ad alti livelli e di un gruppo di giocatori che prima di tutto danno l’impressione di divertirsi veramente in campo, producendo un gioco spumeggiante. Scontato il risultato finale, con una squadra motivatissima e l’altra che nulla aveva da chiedere a questa ultima fatica. Il pubblico casertano applaude comunque a scena aperta i propri campioni, nonostante la debacle finale ed è bello così, ritrovare un po di spirito sportivo in giorni in cui davvero di tutti i colori se ne sono viste e sentite. Coach Sacripanti chiosa “spettacolo toccante, grazie a tutti, società compresa, nonostante l’annata difficile, ma in cui abbiamo centrato l’obiettivo salvezza. Il futuro? Qui resto volentieri…”. Piazzato il break nel primo quarto (21-30), il Banco naviga a scartamento ridotto dando spazio a tutti e chiudendo con ben 19 assist di squarda, un dato “piacevole” per Meo Sacchetti. Nota di merito per Nika Metreveli che piazza 14 punti e 7 rimbalzi in poco più di 15′. Per il resto sono i soliti noti a fare la differenza, il duo Diener (Travis, 14 e 5 assist; Drake 19 e 6 assist), Hosley (14) e Plisnic (18 e 11 rimbalzi). I bianconeri salutano i tifosi con la prestazione di Andrè Smith (18), che conquista il titolo di capocannoniere del campionato a 18,4 punti di media.

Vanoli Braga Cremona – Benetton Treviso 84-82

Senza particolari pressioni, Cremona e Treviso si giocano fino al termine una partita che regala l’ennesimo successo ai tifosi del PalaRadi, ormai abituati benissimo dalla cura Caja che ha trasformato il parquet di casa in autentiche sabbie mobili per gli incauti avversari. Anche contro Treviso, Vanoli avanti forte con Rich (18) e Milic (15 e 11 rimbalzi) scudieri di una formazione solida e pratica fra le mura amiche (48-36 all’intervalllo). Coach Djordjevic non abbassa la guardia e “libera” Thomas (19 con 5/7 da 3) per dare corpo al tentativo concreto di rimonta. Nel finale anche Lighty (10) e Perkovic (10) portano il proprio mattoncino spegnendo le ultime speranze di impresa per i biancoverdi. La prossima stagione vedrà Cremona nuovamente e meritatamente in serie A, mentre Treviso affronterà la massima serie per la prima volta dopo tanti anni senza il supporto fondamentale del marchio Benetton. Vedremo cosa prospetta il futuro.

Cimberio Varese – Banca Tercas Teramo 83-78

Chiude la stagione regolare con un successo sulla tranquilla Teramo e si prepara ad una sfida che risveglia piacevoli ricordi. Così coach Recalcati saluta i tifosi del PalaWhirpool e dà loro appuntamento a gara 3 della serie con Siena, con in fondo la speranza di fare il “miracolo” e ritornare con il parziale almeno in parità. Dopo un primo quarto “senza difese” (26-26), Varese limita gli avversari a 14 punti e si trova sopra di 11 punti all’intervallo (51-40). Diawara (21) e Weeden (18) non trovano opposizione, rispondendo colpo su colpo alle iniziative di Polonara (16 e 8 rimbalzi) e Amoroso (26 e 9 rimbalzi). La Cimberio si dimostra più squadra e fa valere il proprio “rango”, tenendo a bada i tentativi di rimonta abruzzese. Sconfitta indolore a fronte di una impresa davvero notevole, conservare la massima serie e valorizzare uno splendido talento come Achille Polonara sono i fiori all’occhiello della stagione di coach Ramagli e del proprio staff.

Umana Venezia – Sidigas Avellino 90-95

Certo raggiungere i play-off, soprattutto per le premesse e le vicissitudini di inizio stagione ha il sapore dell’impresa, ma dopo 4 stop di fila, l’atmosfera in casa Umana ha perso quella leggerezza che la aveva contraddistinta fino ad un mese fa. Sul neutro di Ferrara arriva l’ennesima sconfitta per mano di una Sidigas al secondo inutile successo di fila, dopo il “mezzo miracolo” contro Varese. Dicevamo della tensione in casa Reyer, tifosi che espongono striscioni polemici (in riferimento a quanto accaduto nel derby), il presidente Brugnaro che litiga pesantemente a distanza con questi tifosi e lascia il palasport minacciando “io mollo tutto”, nessun tesserato che si presenta in sala stampa al termine della gara. Non certo un bel quadro a 12 giorni dalla sfida con Milano. Partita sempre sul filo dell’equilibrio con coach Mazzon che, come nelle ultime partite dà fondo alla propria panchina per ampliare le rotazioni, mentre il dirimpettaio Vitucci deve gioco/forza contare su 7 uomini che si iscrivono a referto. Come da copione Avellino parte forte ed incassa il primo parziale (26-30 al 10′) con Green che comincia a fare capire che prestazione vuol fornire in questa serata: alla fine per lui sarà 36 di valutazione con 32 punti (6/6 ai liberi e 6/10 da 3), 10 assist e 6 rimbalzi “spalmati” in 40′ tondi tondi. Gli orogranata non trovano l’antidoto al piccolo playmaker e provano a rientrare con Clark (14 ma 1/7 da 3), Young (15) e un propositivo Bowers (20). Solo il terzo parziale è a favore dei lagunari che non riescono però ad agganciare i rivali nel punteggio (67-70). Quando anche Slay (20 e 9 rimbalzi) e soprattutto Johnson (20, 9 rimbalzi e 5 stoppate) si mettono in moto, non resta che alzare bandiera bianca, restando malinconicamente ancorati a quei 34 punti che significavano play-off già da tempo, con la speranza di invertire al più presto questa pericolosa striscia di partite senza vittoria, prima che sia troppo tardi.

EA7 Emporio Armani Milano – Angeelico Biella 97-77

Sergio Scariolo sale sull’ Ottovolante, consegna ai tifosi del Mediolanum Forum il secondo posto in classifica e fa i complimenti alla propria squadra: “Ce lo siamo meritati, abbiamo migliorato il piazzamento della scorsa stagione, centrato la semifinale di Coppa Italia e la qualificazione alle Top 16 di Eurolega. Sono contento di vedere che il pubblico si sta affezionando. Stiamo giocando un buon basket, a tratti ottimo.” Ottava vittoria consecutiva si diceva e 12 giorni di stop, a questo punto non proprio benedetti. Certo serviranno ad inserire il nuovo arrivato Justin Dentmon, ma potrebbero “pericolosamente” placare questo momento magico e trovarsi al primo turno una squadra (Venezia) già battuta due volte nel corso della stagione, mette a rischio il giusto approccio alla serie. La panchina si dimostra ancora una volta fondamentale e largamente sfruttata dallo staff biancorosso, con il solo Radosevic a secco di canestri dal campo. Biella si presenta priva di Soragna e Dragicevic, ma con Coleman a caccia del titolo di capocannoniere 2012 e in grado di procurare qualche grattacapo alla difesa milanese. Nonostante i 20 punti finali (con 19 tiri) il titolo prende la strada di Caserta (Smith). Viste le premesse, dopo il primo quarto (23-11) in cui “piovono” triple (6/6), era lecito aspettarsi un crollo da parte dei piemontesi, che invece reagiscono con orgoglio, piazzano un buon break (19-26) firmato Jurak (14 e 6 rimbalzi) e Pullen (14), facendosi di nuovo sotto (42-37 all’intervallo). Nel finale del terzo quarto, l’uomo che non ti aspetti piazza lo strappo decisivo: Mason Rocca segna 8 punti consecutivi (chiuderà con 19, 7/7 dal campo, season-high) e manda i titoli di coda (65-52 al 30′). Ultimo quarto dove anche Melli (12) e Filloy (9) fanno bottino, aumentando quella fiducia che tanto servirà nei play-off.

Fabi Shoes Montegranaro – Montepaschi Siena 57-113

Difficile definire “partita”, quanto visto al PalaRossini con uno show dei campioni d’Italia, di fronte ad una squadra svuotata di ogni motivazione. Beneficiata per i biancoverdi, con il solo Michelori che certifica un “ne” e punti in abbondanza per tutti coloro che sono scesi in campo. Top scorer Jonas Maciulis, che comincia a ritrovare il ritmo-gara, 20 punti e 27 di valutazione in soli 15′. Già questo basterebbe ad inquadrare il clima di non-belligeranza dell’incontro. Gialloblu con Mazzola (17) come miglior realizzatore e Ivanov (16 e 17 rimbalzi) che segna una doppia-doppia buona solo per rimpolparne le statistiche. Montegranaro in vacanza, Montepaschi al via dei play-off, in cui incroceranno subito il grande ex Carlo Recalcati.

( commento di Luca Polesinanti )