La prima giornata di campionato, si è conclusa con il posticipo fra Cantù e Venezia, spalmando i risultati in ben 4 giorni, visto che l’anticipo di sabato fra Cremona e Bologna aveva aperto ufficialmente le danze. La speranza della Lega è anche quella di regalare una maggiore visibiltà ad un campionato, che rischia di rimanere sottotraccia, visto che la sola Armani Milano pare avere improntato una formazione all’altezza di grandi palcoscenici. Siena inevitabilmente ha dovuto ridimensionare ed ora parte con parecchie incognite, Cantù vive di passione ed entusiasmo ma deve trovare anche risultati importanti, mentre grandi piazze come Bologna, Pesaro e Roma paiono ancora lontane dal riproporsi come reali forze dominanti. Un campionato che vede dunque una maggiore incertezza, perchè se e sottolineamo “se” dovesse terminare l’epopea senese, non è detto che per forza di cose, a raccoglierne l’eredità debba essere Milano, “distratta” certamente anche dall’Eurolega dove vorrà ben figurare. Fra le note liete, la qualificazione alla fase a gironi della stessa manifestazione anche di Cantù e lo spazio che gioco-forza dovranno trovare i giovani italiani anche nel torneo più importante a livello nazionale. Speriamo sia davvero la stagione dei Melli, dei Gentile, dei Polonara, degli Imbrò e di tutti quei ragazzi di belle speranze che terminata la strada dei campionati giovanili, faticano poi a ritagliarsi minuti “veri” in serie A. Lo show cestistico presenta anche la “novità” dei Boston Celtics che nel loro tour europeo faranno anche visita Domenica 07 Ottobre al Forum per confrontarsi con l’Armani Jeans dopo la sconfitta con il nuovo Fenerbache di Simone Pianigiani. Per questo motivo la seconda giornata delle scarpette rosse è stata anticipata in settimana con la caduta della formazione di coach Scariolo, superata 67-64 dalla SAIE3 Bologna. Solamente Hairston (18) e Bourousis (11 e 13 rimbalzi) si presentano in condizioni di forma accettabili, non riuscendo a trascinare adeguatamente i propri compagni che alla lunga subiscono la maggiore energia dei bianconeri, caricati a molla dal grande ex Mason Rocca (9 e 8 rimbalzi), che si avvale anche della giovane energia di Moraschini (3 ma minuti di difesa importanti sugli esterni milanesi) e Matteo Imbrò (3 con 3 assist). I canestri di Hasbrouck (16 e 3 assist) regalano nel finale il vantaggio decisivo per la gioia di coach Finelli e di un entusiasta Claudio Sabatini. Segnali preoccupanti nella crescita del team meneghino dopo il primo comodo successo ai danni della JuveCaserta, sconfitta 97-71, con Hairston (17), Fotsis (14) e Hendrix (11) sugli scudi. Troppo grande il divario fisico e tecnico per i ragazzi di coach Sacripanti, che si affidano ai soli Chatfield (16) e Akindele (14) per limitare il più possibile la prevedibile debacle. La partita più divertente dell’esordio è sicuramente quella di Brindisi, in cui la “perfetta” Varese di pre-season prosegue la striscia di vittorie (12) conquistando i primi 2 punti in classifica, imponendosi all’overtime (118-110). Punteggio altissimo, ultimo quarto spettacolare (31-35), difese decisamente da registrare ma pubblico che si è divertito e non poco. Sfida nella sfida, quella fra i due “cannonieri” Gibson (34) per i brindisini ed Ere (32) per gli ospiti, con il secondo che si avvale anche del fondamentale aiuto dei compagni Dunston (22 e 13 rimbalzi) e Banks (27 e 4 assist). Vittorioso il primo viaggio dei Campioni d’Italia, che dopo l’anticipo casalingo vincente proprio contro Brindisi (92-65 con 18 di Brown), si impongono anche a Reggio Emilia (56-61), ma la neopromossa arriva davvero vicinissima all’impresa. Brunner (13) e Taylor (10 e 10 rimbalzi) fanno la voce grossa sottocanestro, prima che l’ingresso di Tomas Rees (9 e 3 stoppate) cambi le carte in tavola. Coach Banchi si affida completamente alla difesa surrogando la giornata di scarsa vena del proprio playmaker Brown (13 ma 6 perse). Colpo esterno anche per la Sutor Montegranaro di Carlo Recalcati, capace di violare il PalaDelMauro, casa della Sidigas Avellino, alla prima di coach Giorgio Valli. 82-74 il puntegggio finale per i marchigiani, con Slay (15 e 21 di valutazione finale), Burns (17 e 6 recuperi) e Cinciarini (15) attori principali. Non bastano ai lupi irpini la buona vena realizzativa di Jeremy Richardson (23) e le performances in cabina di regia del duo Spinelli (13 e 3 assist)-Shakur (10 e 3 assist). Il fattore casalingo salta anche all’Adriatic Arena, dove la Scavolini, affidata a Giampiero Ticchi, cede le armi di fronte alla Virtus Roma del confermato Marco Calvani (71-75). Il migliore per i biancorossi di casa è il neo-arrivato Sylvere Bryan (al momento contratto di un mese per lui), che sciorina una prova da 24 di valutazione, con 10 punti a referto, 6 rimbalzi e 6 recuperi. Si affida invece alla “star” italiana Gigi Datome (16) la formazione della Capitale, in grado di “estrarre” dalla panchina un grandissimo Lorenzo D’Ercole, capace di “spaccare” in due la gara con 17 punti in soli 24 minuti. Si conferma come nella stagione precedente, la solidità del Banco di Sardegna Sassari e l’ottimo feeling con il pubblico del PalaSerradimigni. A farne le spese è la rinnovatissima Angelico Biella di Massimo Cancelieri, che paga la giovane età e la mancanza di esperienza del proprio roster; i padroni di casa restano sempre avanti ed a distanza di sicurezza dopo il 27-18 del primo quarto. Bene al solito i cugini Diener (Travis 7+10 assist; Drake 18+10 rimbalzi) con il fondamentale supporto di Easley (15+8 rimbalzi). I piemontesi, sconfitti 67-79, intravedono buoni segnali da Robinson (15) e Mavunga (16), ma nel rapporto fra palle perse e palle recuperate (14-4), possono trovare la chiave di lettura per questa prima caduta. Come detto il sabato dell’anticipo è stato palcoscenico della sfida fra Cremona e Bologna, con i bianconeri che riscattano la sconfitta dello scorso anno, cambiando marcia nei 20 minuti successivi all’intervallo lungo (30-47;+17 il parziale). Harris-Jackson (15 per entrambi) sono le armi alle quali coach Caja affida il proprio attacco, ma la percentuale complessiva da 3 punti (4/21) è da brividi e costringe a soli 63 punti la produzione offensiva cremonese. Così bastano 74 punti agli ospiti per fare propria l’intera posta in palio, con la parte del leone affidata al trio USA, Smith (15)- Hasbrouck (18)- Minard (19). La qualificazione alla fase a gironi di Eurolega, dopo il trionfo in SuperCoppa, non placa la sete di vittoria di Cantù, che con il nuovo marchio “Chebolletta” sul petto, travolge 81-61 l’Umana Venezia, arrivata al NGC Arena con ben altre intenzioni. Coach Mazzon ritrova la garanzia del consolidato duo Young (19)- Clark (13), ma non è sufficiente perchè la difesa latita (solo 2 recuperi) e Andrea Trinchieri vede 6 uomini in doppia cifra, trionfo del gioco di squadra, voluto dal coach lombardo. I migliori alla fine, risultano Tyus con 12 punti+8 rimbalzi e Brooks 14 punti+7 rimbalzi. Dopo le sfide della seconda giornata che hanno coinvolto Siena e Milano, ora alla “scoperta” del mondo NBA, si è diputato anche l’anticipo televisivo del sabato con la vittoria esterna di Pesaro che lascia Biella a 0 anche dopo l’esordio casalingo. 78-82 il punteggio finale, determinatosi dopo una sfida apertissima e dall’andamento simile ad un tracciato di montagne russe. Primo quarto equilibratissimo (23-23), poi nel secondo la zona pesarese costringe per oltre 5 minuti a 0 i padroni di casa, che subiscono un mortificante parziale di 27-7. Coach Cancelieri trova negli spogliatoi le parole giuste per ricaricare i propri ragazzi, invitandoli a non mollare e a credere ancora nell’impresa: risultato controparziale di 15-0 e partita riaperta. La fatica prima di tutto mentale, in queste rimonte, costringe poi chi la opera, ad un fisiologico spazio per rifiatare, peccato che se si è stati sotto di 20, non lo si può concedere ad una formazione di serie A. Così l’ultimo quarto diviene una specie di passerella, fino all’ultimo minuto in cui con un paio di triple dell’infallibile Jaramaz (23 con 5/5 da 3), i tifosi biellesi hanno creduto per un attimo al miracolo. Protagonista assoluto fra le fila della Scavolini, il giovane palymaker Andrea Traini, classe 92 di indiscussi talento e personalità, autore di 11 punti e 3 assist.
( commento di Luca Polesinanti )