Inizia la caccia al titolo 2012 e la favorita Siena non si nasconde annichilendo Varese. Sassari fa valere pienamente il fattore casalingo e si aggiudica gara 1. Questa sera le prime gare delle serie Cantù-Pesaro e Milano-Venezia.
Montepaschi Siena – Cimberio Varese 92-57
Per capire che tipo di spettacolo abbiano gustato i tifosi senesi è sufficiente il dato parziale dei primi 10′: 30-5! Eloquente, come chiara è apparsa la superiorità dei biancoverdi in ogni cm del campo. Fondamentale alla luce di una serie e soprattutto del probabile prosieguo, centellinare le energie dei propri campioni, dando maggior spazio a chi è in fase di recupero da infortuni o prolungate assenze. Così tutti quanti mettono piede sul parquet (a parte Lechtaler) e portano il proprio mattoncino alla costruzione di un muro invalicabile fatto di 92 punti segnati, assolutamente insormontabile per le tenui speranze varesine. Coach Pianigiani riparte da Kaukenas e Thornton in quintetto, mentre Goss e Stipcevic si dividono i compiti di regia nello starting five biancororsso. Come detto i primi 10′ sono tremendi, Andersen (17) e lo stesso Kaukenas (14), scavano il primo solco (19-5), prima che McCalebb (10) e Stonerook (4) lo trasformino in un vero e proprio canyon (30-5! alla prima sirena). Coach Recalcati non sa a che santi votarsi per contenere la marea senese, che rischia di sommergere i propri ragazzi, incapaci di organizzare una minima reazione. Diawara (11 e 8 rimbalzi) interrompe l’anemia di canestri al 12′, ma all’intervallo si vede “doppiato” sul tabellone (44-22). La partita è già finita (semmai fosse davvero iniziata), nei secondi 20′ c’è spazio per le panchine e per arrotondare qualche cifra. Bene Lavrinovic (12) e Carraretto (11) fra i padroni di casa, mentre il solo Kangur (11 e 4 assist) sfiora la sufficienza nelle fila biancorosse. Terribile la percentuale dall’arco dei 6,75 (5/30), con il trio Goss-Stipcevic-Ranniko “autore” di un poco lusinghiero 0/13! Con questi numeri impossibile pensare anche di portare a casa una sola partita nella serie. Gara 2 è già alle porte e il PalaEstra è ansioso di accogliere un altro successo.
Banco di Sardegna Sassari – Canadian Solar Bologna 81-72
Il prologo per i 4.500 supporters biancoblu è di quelli da spellarsi le mani. Valentino Renzi (presidente di Lega) premia Meo Sacchetti come miglior allenatore della stagione 2011-2012 e il tecnico si gode il tripudio dei propri fans seppure con la mente già proiettata alla palla due, di una gara fondamentale. Di fronte due formazioni, che hanno fatto del proprio parquet una vera arma impropria, costruendo su di esso le solide basi per un’ottima classifica finale. Così appare chiaro da subito, come i biancoblu debbano necessariamente portare a casa una vittoria per tenere questo vantaggio e sperare in una storica semifinale scudetto. L’ultima volta che Bologna era giunta in Sardegna, aveva subito una umiliante lezione e coach Finelli aveva fatto leva sull’orgoglio ferito dei propri ragazzi, per una motivazione extra, alla caccia dell’impresa. Come da pronostico, le due squadre si lanciano a ritmi vertiginosi nell’incontro, senza mettere sul campo troppi tatticismi, ma semplicemente cercando il modo migliore e più rapido per trovare la via del canestro. I quintetti schierati sono i migliori possibili, da una parte si mettono in luce Koponen (19) e soprattutto un ispirato Douglas-Roberts (18 e 7 rimbalzi), mentre il Banco si affida alla giornata perfetta di Drake Diener (26 e 7 rimbalzi), ben coadiuvato dal cugino Travis (15 e 8 assist). Il primo quarto vola veloce sulle ali di una pioggia di triple, esprimendo al termine un sostanziale equilibrio (24-23). Con le prime rotazioni dalla panchina ed annebbiando la verve di Poeta (8 e soli 3 assist), Sassari piazza il primo break nel secondo quarto finendo all’intervallo avanti di 12 (45-33). La Virtus prova a rientrare, tenendo sostanzialmente nel terzo parziale (63-49), ma non bastano l’energia ed i rimbalzi (12) del solito Sanikidze per tamponare la valanga (17) di palle perse e contenere la verve di uno scatenato Easley (15 e 8 rimbalzi). Gigli (10 e 9 rimbalzi) prova a dare l’ultimo scossone, ma il Banco vede lo striscione del traguardo e sulla schiacciata di Hosley (4 e 7 rimbalzi), parte la meritata standing-ovation. Sabato in programma gara 2, con i bianconeri chiamati a dare qualcosa in più soprattutto a livello di continuità per non fare scappare i sardi sul 2-0.
( commento di Luca Polesinanti )