Tennis: Parigi, Seppi sfiora il miracolo.

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Amaro, splendido, eroico sono tanti gli aggettivi che possono accompagnarsi ad Andreas Seppi che esce a testa altissima dal confronto con il numero 1 del mondo Novak Djokovic. Il centrale parigino assiste ad un match tiratissimo e spettacolare, che per 4 ore e 18 minuti lascia gli spettatori incollati alle loro sedie in attesa di conoscere il nome del vincitore. Alla fine l’esito è stato purtroppo quello scontato, ma l’immagine finale del campionissimo serbo che si unisce agli applausi scroscianti degli spalti per l’uscita dal campo dell’altoatesino,  vale più di mille commenti. Pronti via e Nole piazza il primo break salendo 3/0, salvo subire poi un imprevisto ma meritatissimo assolo per l’azzurro di 6/1 ed il primo parziale si chiude 6/4. Il secondo set si sviluppa nuovamente sul filo del grandissimo equilibrio, con Andreas che tiene il servizio grazie ad una solida prima palla, mentre sul servizio del serbo, lo costringe spesso sulla difensiva con spettacolari accelerazioni lungolinea di rovescio. Tie-break ed unico quanto decisivo minibreak nel dodicesimo punto: 7-5 Seppi e clamoroso due set a zero. Nole capisce che non è giornata per i vincenti e con grande umiltà si mette pazientemente sulla linea di fondo, cercando di dominare anche il fastidioso vento che imperversa sulla terra rossa. Umanamente l’azzurro cala un minimo ad inizio terzo set e subisce il break che risulterà decisivo: 3/6. Il quarto parziale sembra ricalcare il terzo con Seppi che perde ancora il servizio e salva due palle per non sprofondare 0/4. Djokovic mostra preoccupanti crepe nella sua consueta solidità e si fa raggiungere nuovamente sul 4/4. Il dodicesimo gioco si rivela decisivo con qualche errore di troppo (un doppio fallo ed un paio di dritti comodi) perchè il numero 1 al mondo non ne approfitti: 5/7 e tutto da rifare. Peccato che i turni precedenti ( entrambi conclusosi al quinto set) abbiano prosciugato di energie il nostro campione che appare ovviamente meno pronto a trovare la giusta distanza dalla palla, aumentando inevitabilmente gli errori. Di nuovo sotto di un break, riesce a rimanere attaccato comunque all’incontro senza mollare mai e cedendo solo alla grande classe di un giocatore davvero fantastico anche in giornate di scarsa vena tennistica come questa. Applausi per entrambi e meritatissimi soprattutto per Seppi che di questo passo non potrà “esimersi” dall’unirsi al club dei Top 20 (da lunedi prossimo sarà numero 24). Nell’altro ottavo di finale della parte alta, sfida divertente ed appassionante fra Roger Federer e il belga David Goffin. Il giovane talento 21enne, proveniente dalle qualificazioni si è guadagnato meritatamente la sfida al campione che più di tutti ammira. Senza timori reverenziali si confronta con lui giocando palla su palla e piazzando un paio di straordinarie accelerazioni vincenti. Velocissimo di braccio, sopperisce con il timing alla mancanza di potenza e gioca davvero un tennis piacevolissimo. Primo set a suo favore 7/5 e Roger decisamente fuori gioco, con tanti errori non forzati, specie sul rovescio. Secondo set che segue i turni di servizio fino al 6/5 per lo svizzero, che trova il modo di guadagnarsi il break decisivo con un paio di colpi davvero pesanti e finalmente incisivi (7/5).Nei restanti set, la partita prende una china più consona alla differenza di classifica (belga fuori dai 100), senza però esaurire i colpi entusiasmanti . Finale 5/7 7/5 6/2 6/4 per Roger che si guadagna il 32 esimo quarto di finale consecutivo nei tornei dello Slam. Dovrà attendere per conoscere il proprio avversario, così come Djokovic. I possibili antagonisti per il primo, Del Potro o Berdych, per il secondo Wawrinka o Tsonga. Detto dei rimpianti veniamo alle gioie. Sara Errani bissa i quarti di finale degli Australian Open, centrando lo stesso traguardo sulla terra rossa francese. Sconfitta Svetlana Kuznetzova, vincitrice nel 2009 con il punteggio di 6/0 7/5. Match praticamente perfetto per i primi 41 minuti, in cui la romagnola domina 6/0 2/0, prima di scendere un gradino di livello e consentire il rientro della russa. Sotto 3/5 sembra che la contesa si possa decidere al terzo set, ma non si sono fatti i conti con il cuore e la grinta di Sarita, che piazza un parziale di 3 giochi a 0 per salire avanti 6/5. Nel dodicesimo game, sotto 15/40 sul servizio Kuznetzova, nuovo controbreak di 4 punti a 0 e braccia al cielo per l’ennesima impresa del 2012. Ora nei quarti l’incrocio con la solidissima tedesca Angelique Kerber (6/3 7/5 alla Martic), consente di sognare un nuovo incredibile traguardo. Se si considera poi che nella parte alta del tabellone esce clamorosamente di scena la numero 1 del mondo, Victoria Azarenka, si potrebbero prospettare scenari inizialmente impensabili, ma tremedamente affascinanti. La vera sorpresa di giornata ha firma Dominika Cibulkova. La numero 15 del mondo spazza via la numero 1 del seeding, 6/2 7/6 e si vendica della sconfitta patita quest’anno a Miami, dove aveva in pratica in mano il match (avanti di un set e di un break nel secondo). La statistica che vede un solo successo per la numero 1 del tabellone femminile negli ultimi 15 anni (Justine Henin nel 2007), trova nel 2012 l’ennesima conferma.

forbes

( commento di Luca Polesinanti )