Dopo Simona La Mantia, Antonietta Di Martino. Le donne in azzurro non sbagliano un colpo, e centrano il secondo oro italiano dei Campionati Europei Indoor, sotto il tetto del Palais Omnisport di Bercy-Parigi. La saltatrice azzurra sbaraglia il campo con una facilità impressionante, e si aggiudica con un notevole 2,01 (la sua decima volta oltre i due metri), la ventiseiesima medaglia d’oro tricolore nella storia della manifestazione. L’atleta delle Fiamme Gialle non commette mai un errore finché le avversarie sono in gara. Il primo arriva proprio a 2,01, quando l’oro è già al sicuro, ovvero, al collo. Il racconto della gara (che, come tale, dura appena una quarantina di minuti) è di una linearità disarmante. La Di Martino supera tutte le misure d’avvio (1,82; 1,87; 1,92) senza nessuna incertezza. Faticano solo la spagnola Beitia (un errore a 1,87) e la bulgara Veneva (1,92 alla seconda). A 1,96, come prevedibile, cominciano le difficoltà. Per tutte, tranne naturalmente per l’italiana (ok al primo tentativo), e per la Beitia, che si scrolla di dosso le incertezze e passa subito. Per il calcolo degli errori, la Di Martino passa al comando in classifica, seguita dalla spagnola. Ma il colpo di scena è destinato a concretizzarsi nel giro di poco: a 1,96 vanno fuori in cinque, tra cui la russa Shkolina, l’avversaria designata della Di Martino. Si salva solo, e a sorpresa, la svedese Jungmark, che al terzo salto riesce a lasciare l’asticella in cima ai ritti. Scatta la lotta per le medaglie. Si va a 1,99. Sbagliano Beitia e Jungmark. Antonietta supera l’asticella ed è medaglia d’oro. Argento per Ruth Beitia, bronzo per Ebba Jungmark. Dopo la certezza dell’oro, la Di Martino supera 2.01 al secondo salto. Poi, 2,03, con tre tentativi a vuoto.