La staffetta azzurra del biathlon torna alla vittoria a 17 anni di distanza dal trionfo di Hampton, in Canada, nel 1994. Nel tempio del biathlon tedesco di Oberhof, gli azzurri guidati dal direttore tecnico Fabrizio Curtaz conquistano una vittoria storica grazie alle splendide frazioni di tutti gli alteti in gara, ma in particolare grazie al comportamento di Dominik Windisch e Lukas Hofer. Nei primi due cambi, assai condizionati da forti raffiche di vento, Cristian De Lorenzi e Markus Windisch mettevano in campo due prestazioni onorevoli e mantenevano il contatto con il gruppo dei migliori, fatta eccezione per la squadra russa, in grande vantaggio. Al quinto poligono i russi vantavano un vantaggio di quasi 2 minuti sugli azzurri. Poi, inesorabile, il recupero. Prima con Dominik Windisch e avanti, fino al sorpasso all’ultimo poligono grazie ad un freddissimo Lukas Hofer, che ripartiva in prima posizione e si lanciava verso il traguardo guadagnando il distacco che impediva al russo qualsiasi tipo di rimonta. Sul traguardo, Hofer abbracciava tutti i compagni di squadra in un tripudio di pubblico festante. Al secondo posto la Russia, molto più fallosa al poligono e staccata di 5″6 e terza la Svezia a 30 secondi dall’Italia.
Dopo il podio conquistato lo scorso anno ad Anterselva, la squadra italiana si candida dunque ad essere una delle più forti del lotto in una stagione che ancora attende gli azzurri alle gare di casa.
Un successo strameritato, che fa molto bene a tutto il movimento. Molto bene De Lorenzi, bravo Markus Windisch che ha avuto condizioni difficilissime al poligono, bravi i due più giovani: Dominik Windisch e Lukas Hofer. Un risultato che va dedicato a tutti coloro che lavorano per il biathlon italiano.