Uno sponsor, Banco Popolare, per tre squadre che militano in serie A. Atalanta, Chievo Verona e Novara recano sulle maglie rispettivamente il logo di Credito Bergamasco, Banca Popolare di Verona e Banca Popolare di Novara. Il triangolare organizzato allo stadio di Bergamo è un’utile anteprima di campionato e occasione per saggiare lo stato di preparazione a due settimane dal calcio d’inizio in serie A. L’Atalanta si aggiudica il trofeo grazie ai successi su Novara e Chievo. Ai piemontesi la soddisfazione della vittoria nel confronto con i veronesi, apparsi meno convincenti.
Nel primo match da 45’ l’Atalanta supera 1-0 il Novara. La squadra di Colantuono si presenta in campo con il 4-4-2, con Moralez sulla linea di centrocampo a fianco di Padoin, Carmona e Bonaventura e il duo Marilungo-Tiribocchi in avanti. I giocatori sulla panchina nerazzurra, in segno di solidarietà, indossano le maglie di Doni e Manfredini, squalificati dalla Disciplinare e in attesa del giudizio d’appello, ai quali tutta la squadra ha indirizzato alla vigilia una lettera di solidarietà. Tesser schiera Pinardi alle spalle di Granoche e Meggiorini nel 4-3-1-2.
Dopo 3’ Pinardi imbecca con un lancio in profondità Meggiorini, bravo a eludere il fuorigioco e presentarsi davanti a Consigli che blocca la conclusione ravvicinata. All’8’ il portiere atalantino respinge un rasoterra angolato di Porcari e poi si oppone alla successiva ribattuta di Granoche. L’Atalanta prova a spingere soprattutto sulla fascia sinistra dove Peluso si propone con continuità, sfruttando le aperture di Moralez e Bonaventura. Intorno al quarto d’ora la squadra di Colantuono arriva due volte a conclusione, prima con un tentativo in mezza girata di Tiribocchi che arriva senza pericolo tra le mani di Ujkani e poi con un tiro oltre la traversa di Bonaventura. I cross provenienti dalle fasce laterali denunciano la scarsa propensione del reparto offensivo atalantino a intervenire di testa, quasi a sostenere le voci di radiomercato che vogliono l’udinese Denis in maglia nerazzurra. Si va di piede e al 21’ si registra un lancio di Moralez per Marilungo che manca la deviazione davanti a Ujkani. Un minuto dopo ci riprova Bonaventura dal limite dell’area mandando ancora il pallone sopra la traversa. Al 28’ ancora una forte conclusione di Granoche con pallone respinto con mani e corpo da Coppola. L’Atalanta risponde con una verticalizzazione di Padoin per Moralez che entra in area piemontese ma calcia a lato. Al 32’ lancio di Moralez per Marilungo che dal fondo prova la conclusione in diagonale. Ne scaturisce un corner che vale il vantaggio atalantino. Dalla bandierina Moralez pesca al centro dell’area il difensore e capitano nerazzurro Capelli che di testa infila il pallone all’incrocio dei pali. Al 33’ Tesser inserisce Motta per Meggiorini e il nuovo entrato colpisce di testa sotto misura mandando alto. Lo stesso Motta al 42’ provata la girata ma il pallone si perde a lato. Negli ultimi tre minuti Colantuono manda in campo Barreto per Carmona. Al 44’ affondo sulla destra di Bonaventura che mette al centro dell’area dove Marilungo spreca una ghiotta occasione per raddoppiare, mandando alle stelle il classico penalty in movimento.
Il Novara si riscatta nel secondo match piegando 2-0 il Chievo, autore di un grande avvio con due fiammate nei primi 5’ e poi spentosi alla distanza. Tesser cambia 8/11 confermando in particolare Meggiorini in attacco, affiancandogli il giapponese Morimoto, con Mazzarani a sostegno. I veronesi guidati da Di Carlo presentano in difesa Frey, Mandelli e Bostjan, Jokic esterni, a centrocampo Sardo, Luciano, Rigoni, Cruzado e Jokic, Paloschi e Pellissier in avanti.
Dopo 3’ Pellissier da solo porta lo scompiglio nella difesa novarese, costretta a rifugiarsi in angolo. Al 5’ l’attaccante del Chievo, inarrestabile, coglie il palo alla destra del portiere Fontana. Il Novara passa in vantaggio al primo affondo con il giapponese Morimoto, che colpisce di testa su lancio di Rigoni e sulla respinta del portiere Squizzi insacca di sinistro all’incrocio dei pali. Al 18’ Tesser richiama Morganella, in campo per tutto il match con l’Atalanta, e manda in campo Gigliotti. Al 20’ scambio al limite dell’area tra Mazzarani e Morimoto che si presenta davanti a Squizzi e lo trafigge per la seconda volta con un rasoterra angolato. Al 28’ Rubino prende il posto di Meggiorini nelle file piemontesi. Un minuto dopo è la volta di Gemiti per Dellafiore. Al 36’ Luciano viene avvicendato da De Falco nelle file del Chievo. Nel Novara si vede in campo Paci dal 38’ al posto di Centurioni. Al 39’ improvviso risveglio della coppia d’attacco del Chievo con Paloschi e lancia in area Pellissier, la cui mezza girata viene respinta da Fontana. Il Novara risponde al 40’ con un’incornata di Rubino e pallone bloccato da Squizzi. Poi un fallaccio costa l’ammonizione a Jokic.
Si arriva al terzo match con il ritorno in campo dell’Atalanta, schierata con Raimondi, Ferri, Lucchini e Bellini in difesa, Schelotto, Barreto, Caserta e Pettinari sulla linea di centrocampo, Ardemagni e Gabbiadini coppia d’attacco. Nel secondo match Di Carlo tiene fuori Paloschi schierando Thereau con Pellissier. Dopo 3’, su punizione di Barreto, tentativo di testa di Gabbiadini, che poi al 5’ prova a girare un cross di Pettinari mancando la porta. All’11’ inserimento in attacco di Raimondi che offre un invitante taglio in area veronese a Barreto, la cui conclusione non centra la porta. Al 13’ esce Sardo per fare posto a Moscardelli e Di Carlo passa al 4-3-3. Al 16’ Ardemagni si libera sulla linea dei 16 metri e sferra un sinistro che Squizzi blocca con qualche difficoltà. Una trattenuta di Lucchini viene punita con il giallo. L’Atalanta passa in vantaggio al 23’ con Gabbiadini che si incunea in area e con un tiro di destro batte Squizzi con la complicità di una deviazione di Mandelli. La risposta del Chievo in un gran sinistro di Moscardelli che passa un metro sopra la traversa. Al 27’ il Chievo pareggia su rigore concesso per sgambetto di Lucchini a Pellissier. L’attaccante gialloblu si vede respingere da Consigli il tiro dagli 11 metri, ma riesce a ribattere in rete il pallone con un’acrobatica mezza rovesciata. Lucchini si rifà qualche minuto dopo contrastando efficacemente Thereau in area. Il Chievo prende coraggio, accresce il ritmo in proiezione offensiva, costringendo l’Atalanta a coprirsi. Al 33’ Consigli deve intervenire su affondo di Hetemaj. Al 36’ Peluso subentra a Lucchini, mentre Colantuono viene espulso per proteste dall’arbitro Peruzzo, che poco dopo ammonisce Caserta per un fallo a centrocampo. Accenno di nervosismo, subito placato e conclusione con la consegna del trofeo al capitano dell’Atalanta, Gianpaolo Bellini.