Calcio: Italia imbattuta nell’amichevole con la Germania

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L’Italia esce imbattuta dal test-match con la Germania, riuscendo a pareggiare nella ripresa dopo aver chiuso sotto di un gol i primi 45’. Un risultato giusto per quanto fatto vedere dalle due squadre, ma soprattutto un’iniezione di fiducia per gli uomini di Prandelli. Germania-Italia, per quanto amichevole, non potrà mai essere giocata come tale. E la conferma arriva dalla partita disputata a Dortmund, amarcord della vittoriosa semifinale che spianò la strada al titolo mondiale 2006. Più tattica che intensità nei 90 minuti. La nazionale di Prandelli lancia l’oriundo Thiago Motta a centrocampo, affiancandogli De Rossi e Montolivo, mentre Mauri fa il trequartista alle spalle dell’ex coppia doriana Pazzini-Cassano. Davanti a Buffon, al rientro tra i pali dopo la sfortunata esperienza nel mondiale sudafricano, Ranocchia e Binucci compongono la coppia centrale con Cassani e Chiellini esterni. Il ct tedesco Low propone il 4-2-3-1 con Schweinsteiger e Khedira sulla linea di centrocampo, Muller, Ozil e Podolski alle spalle di Klose. Italia inizialmente molto attiva con Cassano che svaria sulle fasce centrocampo cercando la penetrazione. Dopo dieci minuti gli azzurri calano il ritmo e alla prima occasione la Germania ne approfitta, andando a segno al 17’ al termine di un fraseggio stretto in una difesa imbambolata. Delizioso tacco di Ozil, spalle alla porta, per Muller e assist centrale per Klose che anticipa Buffon. L’Italia accusa il colpo e un minuto dopo Klose arriva ancora davanti a Buffon che salva deviando in angolo. Gli azzurri fanno possesso palla ma la manovra è lenta e non riescono a ripartire. Al 23’ un rasoterra di Podolski sibila sulla sinistra di Buffon. Al 35’ un fallo da tergo a centrocampo costa il giallo a Thiago Motta. Al 36’ prima conclusione dell’Italia con apertura di Cassano per Chiellini sul cui cross De Rossi calcia al volo costringendo il portiere Neuer a respingere con i pugni. L’Italia si risveglia e mantiene l’iniziativa nel finale di primo tempo. Al 42’Cassano triangola con Pazzini e cade in area protestando ma l’arbitro giudica regolare il contatto di spalla con il difensore tedesco.- Al 45’ ci sarebbero gli estremi per il calcio di rigore, perché un tiro di Cassani, smarcato da Cassano, viene letteralmente parato con un braccio da un difensore tedesco, ma l’arbitro olandese Braamhaar non fischia.

Solo un tempo per Cassano e Pazzini, poi spazio a Giuseppe Rossi e Borriello. L’Italia sembra trovare finalmente ritmo e continuità, alzando il baricentro del gioco. Dopo 7’ un risentimento muscolare costringe Cassani a lasciare il posto a Maggio. Un minuto dopo va al tiro con Rossi con pallone bloccato da Neuer. Al 18’ esce Thiago Motta (5,5 il voto all’esordio) per fare posto a Aquilani, che si prende subito la responsabilità di far ripartire la squadra. Al 21’ lancio in profondità per Borriello che diagonale chiama Neuer ad una difficile deviazione in angolo. Dal corner il pallone arriva ad Aquilani che tira fuori. Al 26’ Chiellini resta a terra in area tedesca, la Germania riparte in velocità e Ranocchia si rifugia in angolo

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Al 28’ è la volta di Giovinco, sostituto di Mauri, che entra e gioca con grande personalità. Dopo la mezz’ora dentro Criscito e fuori Chiellini. Nella giostra dei cambi la formazione azzurra acquista vivacità. E al 36’ l’Italia riesce a pareggiare con Rossi che si smarca e calcia verso Neuer che gli ribatte il tiro ma non riesce ad opporsi alla ribattuta dell’attaccante azzurro. Quarta rete in maglia azzurra per Rossi. Un minuto dopo Buffon si oppone con i piedi ad una conclusione ravvicinata di Khedira. Alla fine a fare la differenza sono Ozil nelle fine tedesche, sicuramente migliore in campo, e Giuseppe Rossi tra gli azzurri. Ma va sottolineato anche come la difesa dell’Italia, al di là della dormita in occasione del gol di Klose, tenga bene e il centrocampo ridisegnato nella ripresa con Aquilani accanto a De Rossi e Montolivo appaia in grado di eseguire meglio la fase di copertura e suggerire le ripartenze. Tra i pali il ritorno di Buffon è una garanzia.