Alle semifinali di Coppa America mancano all’appello Brasile e Argentina. Uruguay e Paraguay, in considerazione della forte del proprio collettivo e della tradizione, vantano qualche numero in più rispetto a Perù e Venezuela. In questo caso il pronostico è stato rispettato. Una doppietta di Suarez consente agli uruguagi di approdare alla finale e puntare al quindicesimo titolo della manifestazione che l aurea la migliore nazionale sudamericana. Troppo netto il divario per nutrire dubbi sull’esito della sfida. Il miracoloso Venezuela, dopo aver raggiunto il traguardo storico delle semifinali, si ritrova a competere con il Paraguay, che conquista il diritto a disputare la finale allo stadio Monumental di Buenos Aires vincendo la lotteria dei rigori per 5-3. Insomma, più duro del previsto per la formazione del ct Gerardo Martino. Una finale raggiunta senza mai vincere nel tempo regolamentare e nei supplementari: tre pareggi nel girone e la serie incredibile dei rigori che, grazie ai quattro errori dal dischetto dei brasiliani, hanno permesso al Paraguay di superare i quarti dove sembravano chiusi dal pronostico. Justo Villar è il portiere che entrerà nella storia per aver bloccato Pato e compagni e consentito al Paraguay di tenere testa al Venezuela, che coglie per tre volte i pali. Poi cinque su cinque dagli undici metri e il gioco è fatto. Di bello ci sono le emozioni vissute sul campo, di brutto la spiacevole rissa finale, dopo il rigore decisivo per il Paraguay messo a segno da Veron. Smorfie, battute e linguacce a danni degli sconfitti venezuelani hanno scatenato il parapiglia.
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