L’avvio di stagione della Ferrari nel campionato mondiale di F1 è decisamente lento. Sicuramente i tecnici stanno mettendo a punto la macchina adattandone l’aerodinamica e l’assetto in funzione del circuito. Di fatto, ai piccoli progressi del Cavallino rosso fanno riscontro quelli immediati delle scuderie che al momento primeggiano. Che la Red Bull sia in grado di interpretare al meglio le caratteristiche del percorso di gara lo dimostra il fatto che nella prima giornata di prova a Sepang ha scavato un netto solco temporale. E, inoltre, che la migliore prestazione sia stata ottenuta non dall’iridato Sebastian Vettel ma dal compagno di squadra Mark Webber, in pole nell’ultima edizione del circuito malese. Anche la McLaren gira a mille e appare decisamente competitiva. Il nono posto di Alonso nelle libere, preceduto da Massa, sesto e con mezzo secondo di scarto, non prometteva bene per il pilota spagnolo. L’auspicato avvicinamento alle prime posizioni, nel corso delle prove ufficiale, avviene solo parzialmente. Alla fine la pole è di Sebastian Vettel (17esima della ancor giovane carriera) davanti a Lewis Hamilton, Mark Webber e Jenson Button. Prime due file in condominio tra Red Bull e McLaren, quinto tempo per la Ferrari di Alonso, settimo per Felipe Massa, preceduto da Heidfeld su Lotus Renault. Assai difficile invece che la Ferrari possa lottare per la vittoria. La pista del GP di Malesia è tra le più impegnative, in gara spesso i team hanno avuto a che fare con le condizioni meteorologiche notoriamente molto variabili. Se poi si aggiunge l’elevato degrado delle gomme, si intuisce il livello di difficoltà con cui si confrontano i ferraristi.
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