L’Argentina sportiva torna a sorridere. Almeno per un giorno. Gli sport di squadra tornano a dare soddisfazione: football e basket. Dopo le amarezze del mondiale sudafricano, i calciatori orfani di Diego Armando Maradona e affidati alle cure di Sergio Batista, umiliano i campioni del mondo della Spagna. Un sonante 4-1, con Messi che festeggia il ritorno al gol e dimentica per una sera il mondiale concluso senza apparire nell’elenco dei marcatori. Nell’Argentina ci sono gli interisti Zanetti e Cambiasso, assenti in Sudafrica. Contro la Seleccion gli iberici non vedono palla nella prima mezz’ora di gioco. Aperte le danze del gol con il tocco d’autore di Messi dopo 10’, Higuain impiega solo tre minuti per raddoppiare. C’è tempo per due tiri poco fortunati dello spagnolo Villa, che centra i pali. Nel mezzo la scivolata del portiere Reina che permette a Tevez di segnare il 3-0, risultato con cui le due squadre vanno al riposo. Nella ripresa il valzer delle sostituzioni e un gol per parte: quello della bandiera firmato da Llorente e allo scadere da Aguero che fissa il 4-1. L’Argentina va a canestro anche nel mondiale superando il Brasile 93-89 e accedendo ai quarti di finale, grazie ad un superlativo Scola, autore di 37 punti. Il derby sudamericano vale da solo un’intera stagione. Oltre a promuovere al turno successivo, dove ci sarà la Lituania, l’Argentina festeggia un successo che esalta l’intero movimento nazionale del basket.