Pazzini si conferma uomo della provvidenza per l’Inter che riesce a conquistare tre punti pesantissimi a Firenze nella gara di recupero di campionato. Due a uno il risultato a favore dei nerazzurri, maturato a cinque minuti dalla fine con un tocco sotto misura su assist di Eto’o che spadroneggia sulla fascia destra e rifinisce da campione. Quando dopo soli 6’ di gioco un cross di Eto’o viene deviato maldestramente in rete da Camporese per il più classico degli autogol, la gara sembra mettersi in discesa per l’Inter che invece al 33’ subisce il pareggio viola, anche in questo caso in modo rocambolesco. Un cross di Pasqual passa tra le gambe allungate di Gilardino, che anticipa Cordoda senza toccare il pallone, ma il gesto è sufficiente ad ingannare Julio Cesar. La gara resta equilibrata fino all’episodio decisivo e il gol dell’ex Pazzini che, al cospetto della curva Fiesole, non esulta. La gara di Firenze segna l’esordio del giapponese Nagatomo nelle file dell’Inter, in cui cresce di spessore Ranocchia. Fiorentina con Mutu e Santana, poi sostituto da Ljajic, alle spalle di Gilardino con Montolivo nel ruolo di ispiratore. Contemporaneamente il Genoa vince il derby con la Sampdoria, in calendario il 19 dicembre scorso e rinviato a causa della neve caduta sul campo di Marassi. Decide Rafinha al 10’ del secondo tempo. Con questo successo i grifoni superano in classifica i blucerchiati. Dopo la debacle del Milan con il Tottenham,, notizie poco positive anche dall’Olimpico dove i sogni europei della Roma rischiano seriamente di svanire. La squadra giallorosa, in campo con Totti, Vucinic e Menez, cede per 2-3 allo Shakhtar nella gara di andata degli ottavi di Champions, compromettendo le chance di qualificazione. Dopo quasi mezz’ora giocata con discreta lena e premiata dal gol del vantaggio messo a segno al 27’ da Perrotta con la complicità di un difensore appostato sulla linea di porta, la formazione di Ranieri si smarrisce subendo tre reti in 12 minuti. Ne passano due prima del pareggio su tiro di Jadson deviato da De Rossi. Al 36’ Douglas Costa sorprende il portiere romanista Doni con un tiro a giro portando in vantaggio la squadra allenata da Lucescu. La Roma prova a reagire e al 40’ Totti serve in profondità Vucinic che si libera di un difensore e calcia lambendo il palo. Un minuto dopo Riise scivola sulla linea laterale consegnando il pallone a Costa che serve al centro lo smarcato Luiz Adriano che mette a segno il terzo gol. Menez prova a ridurre subito il gap ma non riesce a centrare lo specchio della porta, come pure Luiz Adriano che nel minuto di recupero del primo tempo tenta il pallonetto ai danni di Doni. La Roma va negli spogliatoi sommersa dai fischi dell’Olimpico. Nella ripresa i giallorossi si ripresentano con Castellini al posto di Riise ma soprattutto con la voglia di rimettere in sesto il risultato, riuscendovi solo in parte. Al quarto d’ora uno splendido colpo di tacco di Totti dalla linea di fondo libera Menez che manda alto. Un minuto dopo il trequartista francese segna uno splendido gol piazzando il pallone all’incrocio dei pali. Al 24’ doppio intervento in uscita di Doni sui piedi di Luiz Adriano. L’ingresso di Borriello per Vucinic non ripaga Ranieri, perché non arriva l’auspicato gol del pareggio. Ci va vicino Totti che al 37’ da posizione centrale si fa parare il tiro. La Roma esce sconfitta e contestata dai propri sostenitori. Nella gara di ritorno, quella in cui bisognerebbe vincere con due gol di scarto, mancheranno Cassetti e Menez, diffidati e ammoniti. Servirà l’impresa, come d’altronde al Milan di Allegri in casa del Tottenham.
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