Nella seconda metà degli anni ’80 aveva guidato il comitato organizzatore dei mondiali di calcio Italia ’90. Un assoluto successo sportivo e di immagine per il nostro Paese. Stavolta Luca Cordero di Montezemolo, presidente della Ferrari, rinuncia a presiedere il comitato promotore delle Olimpiadi di Roma 2020. La sua candidatura era stata accolta con favore pressoché generale, ma Montezemolo ha sciolto negativamente la riserva, mancando a suo dire le condizioni necessarie, ovvero le risorse necessarie e il pieno appoggio del governo, comunicando la sua decisione al presidente del Coni Petrucci e al sindaco della capitale Alemanno e al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Letta. L’intenzione è di presentare ufficialmente il presidente del comitato promotore delle Olimpiadi 2020 mercoledì in occasione degli Stati Generali della città di Roma, in programma mercoledì 23 febbraio. Chiaro l’orientamento a puntare su Mario Pescante, vicepresidente del Cio ed ex presidente del Coni, che ha già guidato l’organizzazione dell’Olimpiade di Torino 2006 e dei Giochi del Mediterraneo del 2009. Una figura a cui tutto il movimento sportivo italiano guarda con ammirazione, trattandosi – come sottolinea lo stesso Petrucci – di una persona che ha fatto degli ideali del movimento olimpico la sua ragione di vita.
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